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Mafia, processo Codice Interno: Comune di Bari ammesso come parte civile

 
Redazione online

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Mafia, processo Codice Interno: Comune di Bari ammesso come parte civile

Il commento del sindaco Leccese: «I fatti che emergono dall’inchiesta rappresentano una grave lesione dell’ordine pubblico, della sicurezza collettiva, dell’immagine della città e dell’integrità dei suoi cittadini»

Martedì 23 Luglio 2024, 11:50

BARI - Il Comune di Bari è stato ammesso tra le parti civili nell’ambito del processo a carico degli indagati dell’inchiesta denominata Codice interno che nel febbraio scorso ha portato all’arresto di oltre un centinaio di persone disvelando un presunto intreccio tra mafia e politica locale. Lo rende noto Palazzo di città spiegando che oggi «nel corso della terza udienza del processo è stata ammessa la costituzione di parte civile del Comune di Bari, rappresentato dagli avvocati Chiara Lonero e Tommaso Pontassuglia» mentre «sono state rigettate tutte le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati».

«I fatti che emergono dall’inchiesta rappresentano una grave lesione dell’ordine pubblico, della sicurezza collettiva, dell’immagine della città e dell’integrità dei suoi cittadini - commenta il sindaco di Bari Vito Leccese per la prima volta in aula da primo cittadino - Siamo molto soddisfatti di questo risultato che non rappresenta solo un fatto simbolico ma assume un valore sostanziale rispetto alla scelta netta del Comune di Bari di schierarsi dalla parte della legalità, a tutela dei diritti e dei valori fondanti la nostra comunità».

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