BARI - L’edificio sul lungomare a due passi dal Castello Svevo realizzato negli anni Cinquanta dal Genio civile per le opere marittime non è abusivo. Né, esiste una proprietà transitiva: un eventuale vizio (in ogni caso inesistente) non è in grado di travolgere la struttura adiacente, quella destinata ad ospitare la sede del Provveditorato per le opere pubbliche. Del resto, se ampliamento c’è, è di carattere «funzionale», non «strutturale»: non si allarga un immobile esistente, se ne realizza uno nuovo.
È solo una delle ragioni che hanno indotto la terza sezione del Tar per la Puglia a dichiarare inammissibile (per una parte) e a rigettare (per un’altra) il ricorso di residenti e associazioni ambientaliste...
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