BARI - Elio Sannicandro dovrà affrontare un processo, ma - almeno in teoria - potrà tornare nel frattempo al suo posto di direttore generale dell’agenzia regionale Asset. Ieri il gup Isabella Valenzi ha disposto il rinvio a giudizio del 65enne ingegnere barese e di altre 10 persone, accusate a vario titolo di corruzione e turbativa d’asta in relazione agli appalti del dissesto idrogeologico. Ma allo stesso tempo ha anche revocato, con il parere positivo della Procura, l’interdizione per 12 mesi che era stata imposta a Sannicandro a novembre dal gip Battista insieme ad altre quattro misure cautelari.
Nei mesi scorsi il gip Battista aveva detto «no» alla revoca, anche se nel frattempo (a maggio) la Cassazione aveva annullato con rinvio il diniego (il Riesame avrebbe dovuto esprimersi oggi). Il gup ha però ritenuto di poter valorizzare gli elementi nel frattempo forniti dalla difesa di Sannicandro (avvocato Michele Laforgia): da un lato le sue dimissioni ormai irrevocabili dall’incarico di commissario delegato all’emergenza per il dissesto idrogeologico, dall’altro...
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