BARI - Scattano le verifiche da parte delle Forze della Cabina di Regia dei controlli dell’agroalimentare del Masaf (Agenzia delle Dogane, Capitaneria di Porto, Carabinieri, Ispettorato controllo qualità e repressione frodi e Guardia di Finanza) sulla nave mercantile Alma battente bandiera maltese, ma proveniente dalla Turchia, ormeggiata al porto di Bari, «carica di grano di "qualità incerta".
Lo annuncia sui social il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, precisando che sull''operazione è «massima allerta e tolleranza zero per i prodotti di dubbia provenienza e qualità che arrivano in Italia». E sono in corso , conclude, «campionamenti e conseguenti analisi di laboratorio per verificare i corretti parametri sanitari».
L'imbarcazione, era stata definita "nave fantasma" perché se ne erano perse le tracce dopo che aveva lasciato la Tunisia, da cui pare sia stata respinta, poi aveva toccato le coste greche per arrivare infine nel porto di Bari il 28 maggio.
COLDIRETTI: «BENE I CONTROLLI SULLA NAVE»
Coldiretti Puglia commenta positivamente l’annuncio fatto dal ministro per la Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida sui controlli disposti sulla nave Alma battente bandiera maltese, ormeggiata nel porto di Bari con un carico di 26mila tonnellate di grano di origine turca. Le verifiche - sottolinea una nota - sono state decise dopo il blitz degli agricoltori di Coldiretti che sono andati all’arrembaggio in mare aperto dell’imbarcazione dopo che era stata respinta dalla Tunisia.
Secondo l’associazione di categoria, le aste turche comporteranno «l'esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno». La conseguenza per la Puglia è che nei suoi porti continuerà «il via vai di navi mercantili provenienti dalla Turchia» Paese che ha registrato come «la Russia e il Kazakistan nel 2023, un forte aumento delle esportazioni di grano rispetto all’anno precedente». Coldiretti spiega che «a crescere del 47% sono state anche le importazioni di grano duro dal Canada» prodotto che però risulta «trattato con glifosato, pericoloso per la salute dei cittadini». «Vanno fermate le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione europea rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno», spiega Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia evidenziando che «a rischio è la sopravvivenza di 38mila aziende agricole pugliesi» a causa «della dipendenza dal mercato estero».
Per Coldiretti Puglia è necessario "lavorare da subito nell’ambito del Pnrr per accordi di filiera tra imprese agricole e industriali e su prezzi equi che non scendano mai al di sotto dei costi di produzione, come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali». Per l'organizzazione agricola è importante sia la collaborazione della «Commissione unica nazionale (Cun) grano duro» sia «la promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera».