BARI - La Procura di Bari ha aperto un fascicolo di inchiesta per fare chiarezza su quanto accaduto nel pomeriggio di ieri nella piscina dell’impianto Energy Live di via Lioce, a Bari dove una parte della controsoffittatura è crollata ferendo tre persone, tra cui due minori.
Al momento si indaga per crollo colposo a carico di ignoti. La struttura è stata sequestrata.
Le indagini sono affidate alla polizia con il supporto dei vigili del fuoco che stanno effettuando accertamenti tecnici. Le condizioni dei feriti non sono preoccupanti.
La più grave dei tre è l’istruttrice di nuoto di 34 anni che ha riportato un trauma dorsale e a una gamba facendo da scudo col il suo corpo a due allieve del corso. La donna è stata operata nell’ospedale Di Venere di Bari e sta meglio.
«Quanto accaduto a Bari, all’Istituto primario di primo grado «Marco Polo», dove nel pomeriggio di ieri 29 maggio ha ceduto il solario, è l’ennesimo grave episodio che mostra lo stato dell’edilizia scolastica italiana. Un vero e proprio rischio per alunni e docenti che poteva trasformarsi in tragedia, se non fosse stato per la prontezza del preside che allarmato da alcune crepe sul soffitto, ha deciso di far sgomberare la zona.
Nel convegno sulle scuole in affitto promosso dalla Gilda degli Insegnanti lo scorso aprile, abbiamo messo in evidenza l’urgenza di un intervento di controllo e coordinamento delle condizioni dell’edilizia scolastica in Italia. Ci auguriamo, dunque, che il governo dia finalmente un segno di vita per quanto riguarda questa tematica». Lo dichiara il coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio.