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Bcc Conversano, per eleggere Venerito un’assemblea online

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

Bcc Conversano, per eleggere Venerito un’assemblea online

Il 75enne tornato al vertice della banca nonostante un'indagine per bancarotta e usura: candidature blindate e niente dibattito

Martedì 14 Maggio 2024, 13:05

BARI - L’assemblea dei soci che il 29 aprile ha nominato presidente della Bcc di Conversano il 75enne Donato Venerito si è svolta da remoto, senza dibattito e senza contraddittorio. Non che ci fosse molta scelta. Al rinnovo delle cariche sociali di una delle più brillanti cooperative di credito pugliesi concorreva infatti una sola lista, quella guidata dal suo padre-padrone, l’ex direttore generale Venerito, affiancato da Michele D’Attoma, imprenditore locale destinato alla carica di vicepresidente.

Venerito e D’Attoma sono indagati dalla Procura di Bari con le accuse di bancarotta fraudolenta per distrazione e usura bancaria in relazione all’acquisto della masseria Del Monte di Conversano, operazione che - secondo il pm Lanfranco Marazia - avrebbe contribuito al fallimento della Maiora di Vito Fusillo, ma che avrebbe anche danneggiato la Bcc per via di un finanziamento da 2,8 milioni di euro concesso a Fusillo. La Bcc ritiene però che l’operazione sia avvenuta correttamente, perché il prezzo pagato dalla società acquirente (che la Procura ritiene riconducibile a Venerito e D’Attoma) sarebbe quello di mercato.

La scelta di far svolgere l’assemblea dei soci in remoto è perfettamente legittima, perché introdotta dal governo Conte con il Dl Cura Italia nel 2020. A marzo, con il Dl Capitali, il governo Meloni ha prorogato questa possibilità fino a fine anno. Le funzioni dei soci vengono esercitate attraverso il rappresentante designato, nel caso di specie un notaio che vota seguendo le indicazioni date per iscritto. Un meccanismo pensato ai tempi del Covid per rendere possibili le assemblee delle grandi società, a costo di comprimere un po’ i diritti di partecipazione: è possibile votare contro, certo, ma non intervenire e argomentare il dissenso. Dissenso che, nel caso della Bcc di Conversano, sembrerebbe essere stato ridotto al minimo.

L’assemblea del 29 aprile ha approvato un bilancio estremamente tonico, con numeri che danno ragione a chi ha gestito fino ad oggi la Bcc. Numeri che si riverberano nei generosi trattamenti economici concessi ai direttori generali fin dai tempi di Venerito, andato in pensione nel 2017 ma rimasto fino a maggio 2023 come consulente. La Bcc di Conversano da questo punto di vista è sempre stata molto generosa, ma non è l’unica. La capogruppo Cassa Centrale ha infatti richiamato all’ordine molte associate, a partire da quelle pugliesi e siciliane: in Lombardia ci sono Bcc dieci volte più grandi che spendono un decimo per gli stipendi di amministratori e manager. Da quest’anno le politiche di remunerazione - ha detto Ccb - dovranno essere improntate a maggiore sobrietà.

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