BARI - Non c’è alcun dubbio sul meccanismo truffaldino che tra il 2008 e il 2011 era stato messo a punto dai fratelli Alviero ed Erasmo Antro per ottenere dalle banche l’anticipazione di crediti per oltre 20 milioni (in realtà inesistenti) sui lavori di manutenzione stradali svolti per conto della allora Provincia di Bari. Ma poiché la truffa si è consumata - a danno delle banche - nel giorno di presentazione delle fatture, i reati sono ormai tutti prescritti. E dunque dell’inchiesta che 15 anni fa ha scosso la politica barese restano solo i risarcimenti, milionari, dovuti agli istituti bancari, a seguito della «totale arbitrarietà della procedura posta in essere dagli imputati» che spostarono parte di quei soldi sui propri conti personali...
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