Sabato 06 Settembre 2025 | 09:08

Santeramo, coltiva marijuana per fumarla: «Assolto perché non è uno spacciatore»

 
Isabella Maselli

Reporter:

Isabella Maselli

Coltiva marijuana per fumarla nel Barese: «assolto perché non è uno spacciatore»

Imputato un 27enne. In casa sua i Carabinieri avevano trovato 25 grammi di droga

Venerdì 10 Novembre 2023, 12:45

12:48

SANTERAMO IN COLLE - Aveva piantato due semi ed era cresciuta una piantina di marijuana dalla quale aveva ricavato qualche rametto da fumare. Quando i carabinieri hanno perquisito la sua casa e hanno trovato le dosi di droga, circa 25 grammi in totale, suddivise in diverse bustine, hanno ritenuto che fosse uno spacciatore. Denunciato, indagato e processato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, l’uomo, un 27enne di Santeramo in Colle, è stato infine assolto «perché il fatto non sussiste».

Quelle dosi, come lui stesso ha spiegato al giudice, erano davvero per uso personale e anche se in Italia la coltivazione di marijuana è vietata, per questa volta la giustizia sembra aver chiuso un occhio. Del resto il 27enne non rispondeva di aver coltivato droga, ma di averla spacciata. Fatto evidentemente insussistente.

La vicenda, che si consuma tutta nella cittadina di residenza dell’imputato, Santeramo, risale al 24 aprile 2021. I carabinieri quel giorno decisero di perquisire l’abitazione perché poco prima avevano bloccato in strada un famigliare del 27enne il quale, alla vista dei militari, aveva lasciato cadere due dosi di cocaina. Di qui la perquisizione in casa, con esito positivo: quattro bustine contenenti quantità variabili di «erba» nascoste in un cassetto di un mobile della veranda (2 grammi in una, 8 in un’altra, un grammo e 4 grammi nelle altre due) e un barattolo in vetro con dentro altri 9 grammi «sfusi» di marijuana conservato in camera da letto.

Il giovane, dipendente di una impresa edile, è stato quindi denunciato e la Procura ha aperto un fascicolo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il 27enne, assistito dall’avvocato Gianluca Loconsole, ha scelto il rito abbreviato sottoponendosi ad interrogatorio. In aula ha negato di essere uno spacciatore, raccontando di aver piantato due semi di marijuana da cui poi è nata una pianta e da questa avrebbe ricavato le dosi di «erba» trovate in casa, destinate - ha precisato - ad un consumo personale. Peraltro la frammentarietà del peso (dosi non intere) era un ulteriore elemento - ha sostenuto la difesa nell’arringa - che faceva presumere che il quantitativo sequestrato fosse riservato al consumo e non allo spaccio. Assolto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)