BARI - Avvicinata dallo zio e attirata in trappola, dopo la proposta di una passeggiata, per abusare di lei. È finito ieri, con l'arresto dell'uomo per violenza sessuale, l'incubo di una ragazzina.
A finire in carcere è stato un 66enne, della provincia di Bari, accusato di aver abusato della nipote quando aveva appena 11 anni.
Stando alla denuncia della ragazza, tutto inizia nel 2020. Tre anni fa.
La ragazzina quell'estate si reca a far visita alla nonna, per le vacanze. E lì incontra anche altri parenti, tra cui uno zio. L'uomo è cordiale, affettuoso, e dunque la piccola non sospetta nulla quando le viene proposto di andare a fare una passeggiata. Ma una volta soli, in un luogo dove nessuno avrebbe potuto vedere cosa accadeva, lo zio si trasforma in orco e lei - ha raccontato ai magistrati - viene costretta a subire rapporti sessuali.
La vacanza-incubo finisce, la piccola torna a casa, ma il tempo passa ed è già il tempo delle vacanze di Natale. È in quella circostanza che la ragazzina incontra nuovamente lo zio, che la insidia nuovamente, stavolta palpeggiandola nelle parti intime.
Anche in quell'occasione la ragazzina resta in silenzio, vittima della paura e dei sensi di colpa. Ma il tempo passa e lei, che oggi ha 14 anni, decide di raccontare quanto accaduto.
L’audizione protetta della minore ed i riscontri acquisiti dalla Squadra mobile, anche attraverso le dichiarazioni dei testimoni, hanno consentito di delineare il quadro indiziario che ha portato all'ordine di carcerazione, chiesto ed ottenuto dalla Procura di Bari.
Lo zio-orco è stato arrestato all'alba di ieri. Adesso è in carcere, in attesa di essere interrogato dal gip. La ragazzina, finalmente, libera.