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Grandi nomi della scena contemporanea al «Bari International Gender Festival»

Grandi nomi della scena contemporanea al «Bari International Gender Festival»

 
NICOLA MORISCO

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NICOLA MORISCO

Grandi nomi della scena contemporanea al «Bari International Gender Festival»

«Big Dream», un sogno ad occhi aperti per una città mediterranea, è il tema scelto per l’edizione 2023 del Bari International Gender Festival

Domenica 29 Ottobre 2023, 17:17

BARI - Il sogno tanto auspicato da Martin Luther King, indirizzato verso la fratellanza, l’uguaglianza e l’inclusione fuori da ogni razzismo e diversità, si coniuga con grande aderenza al tema che quest’anno ha scelto l’edizione 2023 del Bari International Gender Festival: un sogno ad occhi aperti per una città mediterranea, recita infatti «Big Dream», la parola chiave scelta dai direttori artistici Tita Tummillo e Miki Gorizia per descrivere l’atmosfera che si respirerà a Bari per tutto il mese di novembre. Il Bari International Gender Festival propone infatti un mese di attività spettacolari e culturali, da venerdì 3 a giovedì 30 novembre, in diversi luoghi di Bari: quindici tra teatri, sale cinema, palazzi nobiliari, pinacoteche, aule universitarie, castelli, chiese, librerie, spazi indipendenti e polifunzionali. Trenta appuntamenti, con 50 ospiti nazionali e internazionali, tra cui l’artista musicale Ivo Dimchev, l’attrice Barbara Voghera con Fondazione Lenz, la danzatrice Simone Aughterlony, l’artista visiva sudamericana Regina José Galindo (protagonista di una mostra incentrata sulla sua produzione video, esposta tra l’ex Tesoreria di Palazzo di Città e la Pinacoteca cittadina per esplorare il tema del corpo come spazio politico e poi di una performance La comida està prìa), l’artista musicale Madalba e l’artista interdisciplinare Rrose.

A presentare l'altro giorno la nona edizione della manifestazione, in Spazio Murat, sono stati i direttori artistici Gorizia e Tummillo, Grazia Di Bari, consigliera delegata alla Cultura della Regione Puglia, le assessore comunali alla Cultura e al Welfare Ines Pierucci e Francesca Bottalico, Gemma Di Tullio, responsabile programmazione danza del Teatro Pubblico Pugliese, e Maria Rosaria Centrone, coordinatrice del «MiniBig» per gli studenti.

Il festival offrirà cinema, performance, musica, danza, dialoghi e public program, con al centro della scena numerosi artisti, performer, musicisti, studiosi e cineasti provenienti da tutto il mondo. Un presidio multidisciplinare, quindi, con l’obiettivo di indagare i temi dell’identità, del corpo e delle relazioni. Sperimentando luoghi non convenzionali e attivando azioni performative per la costruzione di reti e alleanze culturali, la manifestazione presenta un ricco programma di appuntamenti dedicato alle arti, con anteprime nazionali e prime visioni a tema queer.

Promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), questa edizione sarà come sempre all’insegna dell’accessibilità e della trasversalità degli approcci che propone format differenti per l’incontro vivo con le comunità di riferimento, diventando un campo d’azione per il pensiero critico e la ridefinizione di ciò che è contemporaneo in un luogo come la Puglia, decentralizzato rispetto ai grandi centri di produzione culturale. L’apertura del festival, venerdì 3 novembre alle 21 al Kursaal Santalucia, è con il live concert di Ivo Dimchev, artista bulgaro dai molteplici talenti. Sempre nel campo delle performing arts, sabato 11 all’interno della Chiesa di San Gaetano, Hamlet Solo della storica Compagnia Lenz con in scena Barbara Voghera. Al Teatro Kismet, sabato 18, sarà di scena lo spettacolo Remaining strangers della neozelandese Simone Aughterlony.

Il BIG è sostenuto del FUS, Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Bari, LGBTQI del Comune di Bari e in collaborazione con Apulia Film Commission, Università degli Studi «Aldo Moro» di Bari e Teatro Kismet (programma completo su www.bigff.it, biglietti su DICE).

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