BARI - «Far sentire la presenza sul territorio del prefetto è importante perché i cittadini devono saper riconoscere, anche fisicamente, le istituzioni che li rappresentano». Lo ha detto il nuovo prefetto di Bari, Francesco Russo, nel corso della conferenza stampa con la quale si è presentato. Russo, che proviene dall’esperienza come prefetto di Salerno, sostituirà la prefetta Antonia Bellomo andata in pensione.
«I rapporti con i sindaci - ha proseguito - sono sempre stati al centro del mio impegno. Ho sempre cercato di dare loro un punto di riferimento certo per tutte le questioni. Dalla sicurezza al lavoro, problema sul quale porrò l'attenzione». Russo ha evidenziato che «non mi sono ignoti alcuni problemi di questa città e di questa provincia. In questi giorni inizieremo ad affrontare quelli legati alla sicurezza, che sono i principali in qualunque provincia. Lo faremo attraverso il confronto con le forze di polizia e con i sindaci». «Il primo incontro del Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica mi servirà - ha aggiunto - per approfondire queste tematiche». Russo ha spiegato che «serve avere un riferimento importante, anche dal punto di vista tecnico, da parte dei responsabili delle forze di polizia, per trovare insieme ulteriori soluzioni».
«Il problema dell’accoglienza riguarda tutte le province, proseguirò con le buone pratiche iniziate dai miei predecessori, a cominciare dall’ex prefetta Antonella Bellomo». Lo ha detto il nuovo prefetto di Bari, Francesco Russo, nel corso della conferenza stampa di presentazione. «Nei prossimi giorni - ha aggiunto - avrò l'occasione di sensibilizzare ancora di più il territorio per cercare di realizzare, o migliore, quell'idea di accoglienza un pò più diffusa richiesta dal ministro e come discussa con i sindaci». «Ci saranno varie attività - ha detto - per conciliare l'accoglienza dignitosa con le esigenze dei cittadini. A Bari finora ci si è riusciti pienamente».
Russo ha evidenziato che «occorrerà rafforzare ancora di più i rapporti fra le istituzioni, anche quelle religiose, per capire come individuare altri siti in virtù del fatto che il flusso migratorio potrebbe proseguire nel tempo».
















