Sabato 06 Settembre 2025 | 12:26

Alberobello, ristoratore ammette l'errore nello scontrino e si scusa: «Per 4 euro in più, vi offro la cena»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Alberobello, ristoratore ammette l'errore nello scontrino e si scusa: «Per 4 euro in più, vi offro la cena»

Un gesto di scuse che non è passato inosservato. Il post firmato da Gianvito e Debora, rispettivamente executive chef e proprietari del progetto Evo Ristorante di Alberobello, locale noto nel mondo della tv per aver partecipato e vinto una puntata di 4 ristoranti

Martedì 12 Settembre 2023, 18:04

ALBEROBELLO - «Abbiamo fatto un errore purtroppo; da sempre nel nostro ristorante, abbiamo scelto di offrire la degustazione oli. Perché da sempre crediamo in questo progetto, che ci ha portato a creare la carta oli più grande del sud Italia e perché da sempre vogliamo sensibilizzare il prossimo a un assaggio di un ingrediente che per noi è vitale. Purtroppo su uno scontrino dell'1 settembre (abbiamo ragione di credere a cena, anche se controlleremo anche gli ospiti del pranzo) la cifra è uscita a 4€ al posto di 0€ per un errore di battitura. Su duemila scontrini quest'anno è capitato questo errore e un nostro cliente ha recensito la stessa come piatto non richiesto e pagato, in maniera errata». Con queste parole il ristoratore di Alberobello Gianvito Matarrese si scusa pubblicamente con un cliente e lo invita a cena gratuitamente, per farsi perdonare.

Un gesto di scuse che non è passato inosservato in un'estate quella pugliese fatta di scontrini esageratamente alti. Il post firmato da Gianvito e Debora, rispettivamente executive chef e proprietari del progetto Evo Ristorante di Alberobello, locale noto nel mondo della tv per aver partecipato e vinto una puntata di 4 ristoranti di Alessandro Borghese.

L'appello nasce sui social per rintracciare il malcapitato cliente a cui è stato addebitato erroneamente un piccolo sovrapprezzo di 4 euro. Grazie al tam tam dei social si spera di poter ritrovare lo sfortunato avventore, in cambio per lui una ghiotta cena offerta dallo chef.

«Credo cosi tanto in questo progetto che da sempre produttori, ospiti del ristorante e chiunque passa da noi, vive una condizione di accoglienza verso questo ingrediente. Ingrediente che per me è fonte di lavoro quotidiano di ricerca da anni ormai. La volontà dall'inizio del progetto di donare questa "coccola" ai nostri commensali da parte mia e di Debora Dipinto, lasciando la voce sul conto a 0€, viene da una volontà quotidiana di rendere onore a dei valori, quali accoglienza e servire. Vogliamo che ci sia la voce sul conto, per poter far passare il messaggio che l'olio, è un ingrediente accessibile, vivo, quotidiano e che può essere acquistato dai produttori con facilità avendo anche un prodotto meraviglioso e lontano dal prodotto che, purtroppo viene usato come "civetta" da parte della grande distribuzione, per attrarre clienti nelle proprie catene di supermercati. Tecnicamente l'atto di aprire il ristorante e accogliere clienti viene chiamato servizio. E il servire il prossimo, è per noi, ragione di vita e di lavoro quotidiano. Abbiamo lasciato sotto la recensione stessa i nostri contatti, in quanto avviliti e costernati per il nostro errore», spiega nel post Gianvito.

«La executive Debora insieme a me domani, proverà a chiamare tutti i clienti di quella giornata. Chiediamo se la cliente dovesse leggere, di farsi viva per poterle offrire una nuova esperienza da noi e per poter rimediare all'errore che purtroppo in quanto umano può accadere anche se inaccettabile per il nostro modo di vedere il lavoro, fatto di precisione e puntualità».

«Ci scusi ancora - conclude il post - Siamo disposti a rimborsare l'intero importo della cena o a offrire con immenso piacere una nuova esperienza nella nostra casa. Siamo avviliti da quanto successo all'ospite e speriamo di poter risolvere l'accaduto quanto prima. Per noi l'ospite è al centro di tutta l'esperienza e questi errori per noi sono fonte di malessere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)