Il rogo

Sannicandro, bruciato un autospurgo, ma il rogo distrugge anche sei macchine

Franco Petrelli

Dolo accertato. Le immagini della videosorveglianza mostrano un giovane accanto al mezzo che subito dopo aver acceso il fuoco scappa via

SANNICANDRO - Una imprevista notte di follia, frutto di un uomo al momento senza nome, ha gettato nel timore un intero quartiere, situato al centro del paese. E’ stato dato fuoco a un autospurgo, ma nel rogo sono rimaste coinvolte altre sei autovetture, di cui cinque è rimasta solo la carcassa esterna.

L'inferno di fuoco si è sviluppato poco prima delle 3, nella nottata tra domenica e lunedì ed ha interessato un autospurgo Isuzu, una Toyota Yaris, una Ford Focus e due Fiat, una Stilo e una 500. Danni più contenuti si sarebbero rilevati per una Ford Focus e in una Toyota Yaris.

Dalle indagini in corso, condotte dal Comando Compagnia di Modugno, con i colleghi di Sannicandro, non ci sarebbe alcun dubbio sul dolo. L’ipotesi al vaglio è che il piromane volesse dar fuoco solamente al veicolo commerciale, ma le fiamme si sono estese alle altre 6 vetture, parcheggiate vicino.

Dall’esame delle telecamere della videosorveglianza sarebbe emerso che un giovane, con il volto coperto, avrebbe dato fuoco prima all’autoveicolo, in genere utilizzato per lo spurgo della rete fognaria e di supporto alla raccolta rifiuti, e compiuto l’insano gesto si sarebbe subito dopo dato alla fuga. Dal parcheggio di via Pastrengo, una traversa di via Duca d’Aosta, un’arteria centrale di Sannicandro che conduce alla circonvallazione del paese.

Le indagini dei Carabinieri proseguono nel più stretto riserbo, ma dalla disamina completa dell’impianto di video sorveglianza dovrebbe venir fuori il percorso completo, effettuato dal piromane che con il suo gesto poteva provocare ulteriori drammatiche evoluzioni.

Ieri mattina a Sannicandro si cercava di evitare di parlare del caso che è una storia molto strana. E persino sui social dove operano i soliti opinionisti non si è fatto alcun cenno del terribile rogo dell’alba di lunedì. Che non ha coinvolto per nulla le vicine abitazioni grazie al professionale intervento delle autopompe dei Vigili del Fuoco, operative presso il Comando Provinciale di Bari.

«Mi auguro - commenta Giovanni Turchiano, coordinatore delle opposizioni consiliari - che l’incendio non sia doloso. Se lo fosse dimostrerebbe la grave piega che sta prendendo la vivibilità, qui, a Sannicandro».

«Invece - dice Giuseppe Giannone, sindaco di Sannicandro - dovrebbe trattarsi di un incendio doloso. Le Forze dell’Ordine stanno svolgendo un ottimo lavoro. Ieri mattina di buon ora mi sono recato in via Pastrengo, esprimiamo preoccupazione per la situazione e viva solidarietà per i proprietari delle autovetture. E auspichiamo che il Comando dei Carabinieri di Modugno, in collaborazione con la locale Stazione dia una rapida soluzione a questo fatto increscioso che sino ad alcuni mesi orsono era praticamente impensabile che a Sannicandro potesse verificarsi».

L'attentatore potrebbe, tra non molto, avere un volto. E non sarebbe da escludere che abbia le ore contate.

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