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Bari piange il professore Lanfranco Massari, punto di riferimento dell'economia nazionale

 
Redazione online

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Bari piange il professore Lanfranco Massari, punto di riferimento dell'economia nazionale

Professore emerito con una lunghissima carriera lunga 60 anni, tra le altre cose è stato un pilastro dell'Università e ha presieduto l’Azienda Tabacchi Italiani

Mercoledì 02 Agosto 2023, 10:03

È venuto a mancare all'età di 85 anni il prof. Lanfranco Massari. Da cinque anni era “Professore emerito”, un riconoscimento che aveva conquistato per i suoi molti meriti scientifici e per la lunghissima attività didattica e accademica a cui ha dedicato la vita. Il titolo gli fu conferito dall’allora ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, a coronamento di una carriera che si è dipanata complessivamente in sessant’anni, da quando nel 1963 si laureò con il professor Emilio Cassandro con una tesi in Ragioneria.

Professore Ordinario di “Economia Aziendale”, dottore Commercialista, Consulente Tecnico del Giudice e Curatore fallimentare presso il Tribunale di Bari e Revisore dei conti: innumerevoli sono stati i suoi lavori come membro dell’AIEA (Accademia Italiana di Economia Aziendale), che lo hanno reso presto punto di riferimento nell’ambiente universitario ma anche preziosa risorsa per enti e istituzioni pubbliche e private che si sono avvalse della sua collaborazione. Le migliori energie le ha spese nella didattica, formando generazioni di giovani e contribuendo alla crescita della stessa istituzione universitaria. Un’opera continua, vissuta con uguale entusiasmo sia quando era un giovane assistente sia quando era Direttore di Istituto di Ragioneria e di economia Aziendale, nell’Università Aldo Moro di Bari, una carica ricoperta per 10 anni.

Per la stessa Università ha svolto il ruolo di Consigliere di Amministrazione ed ha posto le fondamenta, a fine anni ’80, per la nascente Facoltà di Scienze Economico-Bancarie Assicurative e Previdenziali di Lecce, presiedendo il Comitato Tecnico Ordinatore. Per la qualità del lavoro svolto, l’Università di Lecce gli conferì il “Sigillo d’Oro”. Una quindicina di anni dopo lo stesso iter lo vide protagonista a Taranto per la creazione della II Facoltà di Economia con sede nella città jonica.

Tra i tanti incarichi svolti, citava spesso l’aver presieduto l’Azienda Tabacchi Italiani, Monopolio di Stato, o la consulenza prestata all’IMI valutando gli investimenti industriali per il Mezzogiorno fin dal 1965. O, ancora, l’aver contribuito allo sviluppo di oltre cinquemila progetti industriali valutati come vicepresidente presso il Comitato per lo sviluppo della imprenditoria giovanile, per nomina diretta del Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno. Tra i vari riconoscimenti ricevuti si ricordano nel ’91 l’encomio del Ministro delle Finanze, per i risultati raggiunti come componente della Commissione per privatizzare i Monopoli di Stato e nel 2001 il Premio Nazionale Valle dei Trulli per la ricerca economica. Padre e nonno amorevole, lascia i tre figli, Antonella, Stefania e Fabrizio e l'adorato nipote Alessandro. I funerali domani, 3 agosto, nella chiesa di San Ferdinando a Bari.

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