BARI - Aggrediti dai parenti di un uomo rimasto ferito in un incidente stradale perché, a loro dire, l'ambulanza viaggiava a una velocità troppo bassa. È quanto accaduto la scorsa notte davanti al pronto soccorso del Policlinico di Bari all’equipaggio del 118 - composto da medico, autista e soccorritrice- che fa capo alla postazione «San Paolo" di Bari.
Secondo quanto ricostruito finora, il personale sanitario del pronto intervento è intervenuto, intorno all’una e trenta della scorsa notte, per prestare soccorso a tre persone rimaste ferite dopo uno scontro tra un’auto e una moto avvenuto alla periferia di Bari. Il più grave dei feriti, un uomo del Barese, ha riportato un trauma cervicale e dopo essere stato stabilizzato e classificato come codice giallo, è stato trasportato al Policlinico. Durante il percorso dal luogo dell’incidente all’ospedale, l’ambulanza sarebbe stata tallonata da un’auto con a bordo alcuni parenti della vittima. All’arrivo al Policlinico, l’equipaggio del 118 sarebbe stato aggredito- verbalmente e fisicamente - da una decina di persone che contestavano la lentezza del mezzo.
Ad avere la peggio è stata la soccorritrice che ha riportato la lesione a un timpano provocata da un pugno e giudicata guaribile in sette giorni. Medico, soccorritrice e autista dell’ambulanza sono stati aiutati dai colleghi del Policlinico che hanno provveduto anche a curare il ferito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno ascoltato i presenti e stanno vagliando la posizione dei presunti autori dell’aggressione. «Condanna unanime per quanto accaduto» è stata espressa sia dalla direzione generale del Policlinico di Bari sia dalla direzione generale della Asl di Bari che metterà in campo tutte le azioni necessarie e previste dalla normativa vigente a tutela del personale coinvolto.
Uil: «Serve personale»
«L'aggressione all’equipaggio del 118 avvenuta davanti al pronto soccorso del Policlinico di Bari è l'ennesima dimostrazione di quanto denunciamo da mesi: il personale sanitario pugliese è troppo spesso abbandonato al proprio destino, sfiancato da turni massacranti e in balia di reazioni sconsiderate senza alcuna protezione. Così non si può andare avanti, questa situazione è inconcepibile». Lo dichiarano i commissari straordinari di Uil Puglia e Uil Fpl Puglia, Emanuele Ronzoni e Paola Bruno commentando quanto accaduto la scorsa notte a Bari.
«Non capiamo cosa altro debba accadere per indurre la Regione Puglia e i direttori delle Asl ad aprire un confronto, un tavolo monotematico con le organizzazioni sindacali per individuare misure efficaci contro questi fenomeni», chiedono i sindacalisti che propongono «un piano di assunzioni straordinario che adegui il personale sanitario alle necessità delle comunità locali ed eviti turni di lavoro insostenibili». Per Ronzoni e Bruno «forse sarebbe il caso di prendere in esame seriamente la possibilità di prevedere misure di controllo e sicurezza più serrate nei presidi ospedalieri del territorio».