BARI - Fatto il parco, trovata la sorpresa. Amara, tanto amara per i residenti al punto da togliere loro il sonno di notte. Si torna a parlare del Parco Maugeri. A poco più di due settimane dall’inaugurazione, i residenti sono già esasperati; oltre ad avere paura. Quello che doveva essere il parco urbano tanto atteso dai cittadini ora si sta trasformando nell’area della discordia. Tanto più perché ora la questione tocca il delicato tema della sicurezza.
ALLARME - A lanciare l’allarme sono i residenti degli stabili di via Zampari, corso Mazzini e via Napoli. Ovvero quelli più vicini agli ingressi del parco. Ogni sera, a partire da mezzanotte, la scena è sempre la stessa. E ci sono i video e le foto scattate da decine di persone che ormai non riescono più a dormire. Gruppi di ragazzini, tra i 15 e i 20 anni, scavalcano la recinzione del parco chiusa. Si introducono e restano indisturbati all’interno fino alle quattro del mattino, combinando di tutto e di più. Urla, schiamazzi, utilizzo inappropriato delle giostrine e insulti ai residenti che cercano disperatamente di prendere sonno.
VITA NOTTURNA - «Ogni sera, e quindi ogni notte – spiega una signora – la storia è sempre la stessa. Questi ragazzini entrano quando il parco è chiuso e se ne impossessano nel vero e proprio senso del termine. In cinque, sei e anche di più salgono sull’altalena a forma di ruota e la spingono ad una velocità inaudita. Invece, i ragazzi più grandi salgono in piedi sulle giostrine e dondolano a forte velocità con tutto il peso del corpo».
Uno spettacolo indecente, a detta di chi passa le ore ad osservarli, che si protrae quasi tutta la notte. «Abbiamo provato più di una volta – spiega un altro residente – a chiamare le forze dell’ordine ma finora non è mai intervenuto nessuno. Perché, dopo la chiusura del parco non c’è controllo. La polizia locale ci dice che tutte le pattuglie sono impegnate. Il 113 ci dice che dobbiamo chiamare la polizia locale. Insomma uno scaricabarile dal quale non se viene fuori».
VIOLENZA - A preoccupare i residenti sono soprattutto le reazioni aggressive di questi ragazzi, in particolare delle ragazze. «Praticamente questi giovani – ribadisce un altro residente di via Zampari – passano il tempo a urlare e litigare tra loro – abbiamo provato anche ad affacciarci dai balconi e a chiedere loro di andare via ma siamo stati ricoperti di insulti e minacce. Ma era davvero questo il parco che sognavamo per noi e per i nostri figli? Siamo arrivati al punto che dobbiamo solo sperare che piova, come è accaduto in questi giorni, per riuscire a stare tranquilli in casa e finalmente a dormire. Diversamente, restiamo svegli fino a quando loro decidono di andare via. E intanto arriva l’alba e noi dobbiamo fare i conti con una giornata da affrontare».
Insomma, l’estate è appena iniziata come pure l’incubo per queste famiglie che non sanno davvero come risolvere la questione. L’appello, dunque, è rivolto a istituzioni e forze dell’ordine affinché si intervenga al più presto per evitare che la situazione degeneri.