Monitorare da remoto i parametri vitali dei pazienti oncologici in modo da agevolare le cure domiciliari. È l’obiettivo del progetto di assistenza oncologica domiciliare avviato a fine 2022 nelle provincie di Foggia e Bat (Barletta-Andria-Trani), promosso da fondazione Ant e realizzato grazie a MyHospitalHob Pro, la piattaforma per il monitoraggio da remoto dei parametri vitali dei pazienti sviluppata da Adilife e ceduta a titolo gratuito da Takeda. I risultati del progetto sono stati presentati questa mattina a Bari alla presenza, fra gli altri, del presidente di Ant Raffaella Pannuti.
Il sistema consente agli operatori ospedalieri e ai professionisti di Ant di tenere continuamente traccia di valori come pressione arteriosa, temperatura corporea, ossimetria e frequenza cardiaca e respiratoria delle persone colpite da patologie oncologiche assistite a domicilio, che presentino una sintomatologia cardiovascolare e respiratoria rilevante. Le cure domiciliari, se ben gestite, possono infatti proteggere i pazienti dal rischio di infortuni, contagi e stress psicologici, permettendo loro di essere curati senza rinunciare al comfort del proprio ambiente domestico. «La telemedicina non potrà sostituire il lavoro di medici, psicologi e infermieri - ha detto Pannuti - ma potrà dare un contributo importante per rendere le cure palliative domiciliari accessibili a un numero sempre maggiore di persone». Pannuti ha inoltre ricordato che "secondo la più recente analisi del nostro impatto sociale, risulta che il modello di assistenza Ant consentirebbe un beneficio medio annuale in capo al Sistema sanitario nazionale pari a 14.777 euro per assistito, traducibile in 4,84 euro di valore generato per ogni euro investito nell’attività della fondazione».