BARI - Per l’indisponibilità del collegio giudicante, è stata rinviata l’udienza prevista per oggi del processo per il naufragio della Norman Atlantic, avvenuto a largo delle coste albanesi nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014 e che causò 31 morti e 64 feriti. Questa mattina, dinanzi al Tribunale di Bari, era in programma la discussione del difensore del comandante della nave, Argilio Giacomazzi, per il quale i pm Ettore Cardinali e Federico Perrone hanno chiesto la condanna a nove anni di reclusione. L’arringa è slittata al 4 gennaio 2023. Confermata, invece, l’udienza già in calendario per il prossimo 21 dicembre, con l’arringa dei legali della società greca Anek.
La Procura di Bari, al termine della requisitoria, ha chiesto 23 condanne (a pene comprese tra nove anni e tre mesi di reclusione) ed un’assoluzione. Nove anni sono stati chiesti, oltre che per Giacomazzi, per Carlo Visentini, legale rappresentante della società 'Visemar di Navigazionè srl, armatrice della motonave Norman Atlantic, e per Ioanni Vardinogianni, rappresentante legale Anek lines, noleggiatrice del traghetto. Chiesta anche la condanna delle due società imputate al pagamento di sanzioni pecuniarie quantificate in 400 mila euro per Visemar (con l’attenuante di aver risarcito le vittime) e 600mila euro per Anek.

Avvenuto nella notte tra il 27 ed il 28 dicembre 2014 e che causò 31 morti e 64 feriti
Mercoledì 14 Dicembre 2022, 11:48