Il caso

Polignano, inchiesta sugli appalti a palazzo di città

Massimiliano Scagliarini

Perquisiti il vicesindaco Colella e due imprenditori. L’accusa: bandi su misura

Bari - Il sospetto è che alcuni bandi di gara siano stati preparati su misura per accontentare due imprese. Si parte da una serie di piccoli interventi che, però, messi insieme valgono parecchie centinaia di migliaia di euro, e si arriva a un possibile accordo illecito. È questo il motivo delle perquisizioni che la Guardia di Finanza ha effettuato alcuni giorni fa nell’abitazione del vicesindaco di Polignano a Mare, Salvatore Colella, 66 anni, e di due piccoli imprenditori locali: l’accusa, per tutti, è di concorso in turbata libertà di scelta del contraente. Ovvero, appunto, che almeno sette affidamenti di lavori pubblici siano stati costruiti in maniera sartoriale.

L’indagine è guidata dal pm Michele Ruggiero che ha mandato la Finanza anche nella sede del Comune per acquisire copia della documentazione relativa a sette procedure bandite tra dicembre e aprile scorsi. Gli imprenditori sono Hibro Hibroj, 46 anni, albanese, e Vito Lo Franco, 37 anni, di Pisticci, entrambi residenti a Polignano. Colella, vicesindaco, ha la delega ai lavori pubblici: secondo l’accusa avrebbe avuto un ruolo nella predisposizione dei bandi di gara, che riguardano ad esempio l’accordo quadro per la manutenzione delle strade, l’accordo quadro per la manutenzione degli immobili comunali, la riqualificazione delle aree di Largo Gelso e lungomare Modugno. Ma oltre ai tre per i quali la notifica del decreto di perquisizione ha causato la discovery, nel registro degli indagati ci sono anche i nomi di altre persone.

Le perquisizioni effettuate nelle abitazioni, negli uffici e nelle vetture degli indagati hanno portato i militari all’acquisizione dei cellulari e dei pc degli indagati, oltre che di documentazione amministrativa relativa alle opere effettuate. Tutto materiale che ora dovrà essere esaminato dai consulenti nominati dalla Procura, con l’obiettivo di verificare i rapporti tra gli imprenditori edili, l’assessore, dipendenti pubblici e altri esponenti politici locali. Colella, una lunga carriera nelle istituzioni, è stato a suo tempo il più giovane presidente di Consiglio comunale d’Italia, e ha ottenuto la carica di vicesindaco dell’amministrazione guidata dal sindaco Vitto (estraneo all’inchiesta) in quota alla lista civica che fa capo all’assessore regionale Anita Maurodinoia, miss preferenze alle scorse comunali baresi. Nel 2019 Colella aveva presentato le dimissioni dopo aver denunciato di aver subito minacce.

L’indagine - che sta entrando nella fase cruciale - sembrerebbe partita da una serie di segnalazioni molto circostanziate che riguardano possibili condotte illecite da parte di pubblici ufficiali e scambi di favori con imprenditori. Segnalazioni corroborate anche da quanto alcuni cittadini hanno scritto sui social network. La Procura vuole dunque verificare una serie di circostanze, anche per escludere che i reati ipotizzati possano in realtà nascondere altre situazioni più gravi. Ed è per questo che la Finanza, su delega del pm, sta svolgendo una serie di accertamenti finalizzati a riscontrare ciò che è stato raccolto. Il Comune di Polignano negli ultimi mesi ha gestito numerosi appalti relativi a lavori pubblici e all’affidamento di servizi: l’indagine potrebbe allargarsi per verificare anche queste procedure.

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