Fosse capitato in questi giorni, avrebbe scansato l’imprevisto. Invece qualche giorno fa, col coprifuoco alle 22, un fisioterapista di un centro privato convenzionato della città, ha compreso quanto i Carabinieri possano essere inflessibili anche con chi è costretto a fare gli straordinari pur di raggiungere i pazienti cui dare un minimo di sollievo. Giovanni (nome di fantasia), 48 anni, molto spesso ha l’agenda piena: si ritrova a trattare anche otto persone in una giornata, dalle 9 del mattino fino a tarda sera. «Mi occupo di mobilizzazione e di educazione motoria.
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