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Bari, ritardo Parco Giustizia: penalisti sgomenti

 
Redazione online

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Inizio dei lavori nel 2028: «Restiamo sgomenti nei confronti dell’ennesima delusione per la palese sottovalutazione dell’importanza del problema per l’intera cittadinanza»

Mercoledì 10 Marzo 2021, 12:43

«Abbiamo appreso dalla stampa che l'Ufficio del Demanio ha trasmesso alla Conferenza permanente presso la Corte di Appello di Bari un cronoprogramma per la realizzazione del primo lotto del nuovo «Parco della Giustizia" che prevede l’inizio dei lavori del primo dei sei lotti nell’anno 2028. Restiamo sgomenti nei confronti dell’ennesima delusione per la palese sottovalutazione dell’importanza del problema per l’intera cittadinanza». Lo afferma in una nota la Camera penale di Bari. "Dare indicazione di tempi così lontani che non si riescono a vedere nemmeno con il cannocchiale, nel corso dei quali , se tutto va bene, passeranno almeno altre due legislature - è detto ancora - significa manifestare aperto disinteresse per il problema. Sono tempi inimmaginabili per un paese civile e auspichiamo l’immediato intervento del Ministero della Giustizia che dia una scossa a questo rinvio sostanzialmente sine die». "Non smetteremo mai - aggiunge - di chiedere di dare priorità, anche con la nomina di un Commissario ad acta (richiesta sin dal giugno 2018) per l’evidente stato di emergenza e di urgente e grave necessità, alla risoluzione di un problema che offusca la dignità dello Stato. Paradossale, peraltro, che tale notizia sia pervenuta lo stesso giorno in cui era stata paventata la possibilità, da altra notizia di stampa, che fosse stata individuata una figura di Commissario ad acta con riferimento al nominativo di una persona che nella sua vita ha dato ampiamente prova di sapere gestire situazioni difficili». «Come sempre - conclude la Camera Penale - non vogliamo interferire sulla scelta delle soluzioni, relative a persone, luoghi o modalità, che deve necessariamente rimanere nell’ambito della politica, ma è nostro dovere richiedere che lo Stato non faccia passi indietro rispetto all’indispensabile decisione di porre tempestivo rimedio ad un problema gravissimo, proprio in un momento in cui pare esserci la possibilità economica a supporto di una soluzione».

RECOVERY, SISTO: AD OGGI PARCO DELLA GIUSTIZIA È FUORI - «Sono bastati pochi giorni di presenza costante al Ministero per comprendere che il futuro Parco della Giustizia di Bari è fuori dal Recovery Plan. L'Agenzia del Demanio, con nota del 3 febbraio scorso, ha infatti trasmesso il cronoprogramma dell’opera, così voluta e decisa dal Ministro Bonafede e dal Sindaco Decaro, individuando la fine del 2028 come data di consegna all’Amministrazione del solo primo lotto funzionale». Lo dichiara in una nota il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.
«Poiché nel Recovery Plan il 2026 è il termine massimo per il completamento delle iniziative, ad oggi, a due giorni dalla scadenza della presentazione delle schede per i finanziamenti, Bari è fuori. Con i dirigenti e i funzionari del ministero, su incarico della Ministra Cartabia , sto cercando , in zona Cesarini, una soluzione che, mediante la semplificazione delle procedure, in virtù di una norma contenuta nello Sblocca Cantieri, possa consentire un iter più breve e utile ai fini del Recovery!. «L'esito del tentativo - conclude - è ancora incerto, ciò che è, invece, certo è che la precedente gestione della vicenda rischia di tradursi nella lesione della dignità di una città e dei diritti fondamentali dei cittadini». 

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