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Policlinico Bari, arrivano protesi con stampante 3D per i tumori ossei

 
Redazione online

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Policlinico Bari, arrivano protesi con stampante 3D per i tumori ossei

Clinica ortopedica è centro di riferimento nel Sud Italia

Martedì 09 Febbraio 2021, 11:23

Chiodi invisibili e protesi fatte su misura con stampanti 3D per ridare nuova libertà di movimento ai pazienti con tumori ossei. La clinica Ortopedica del Policlinico di Bari, diretta dal professor Biagio Moretti, «è diventata il principale centro di riferimento nel Sud Italia per le patologie oncologiche a carico dell’apparato muscolo scheletrico - spiegano dall’ospedale - grazie alle innovazioni introdotte dagli specialisti». Tra le novità, l’adozione di speciali protesi da resezione oncologica, protesi custom made (fatte su misura anche con stampanti 3D) e chiodi «invisibili» in carbonio per la fissazione delle fratture secondarie dovute alla localizzazione di metastasi, al posto dei tradizionali in titanio, che consentono di seguire l’evoluzione della malattia con tac e risonanze magnetiche senza che si creino interferenze. E, nell’ottica di crescita costante, è stata rinnovata la convenzione con il reparto di Ortopedia oncologica dell’Istituto nazionale tumori di Roma, diretta dal dottor Roberto Biagini. "Già da molto tempo ci siamo proposti come centro integrato di riferimento in Puglia per la cura di tali patologie - spiega il dottor Umberto Orsini, referente della Clinica Ortopedica per il trattamento dei tumori dell’osso e delle parti molli - da diversi anni, e con un progressivo incremento, vengono eseguiti interventi altamente complessi di asportazione di tumori ossei primitivi e metastatici, seguiti da successive ricostruzioni protesiche». «Grazie al costante impegno della clinica Ortopedica che si pone come polo di eccellenza regionale in tale campo, si potranno ottenere sicuri riflessi positivi anche sulla fiducia dei pazienti poiché tutto ciò concorrerà a ridurre i cosiddetti viaggi della speranza, evitando i disagi ed i costi di lunghe e perigliose trasferte verso i centri del nord Italia», commenta il professor Biagio Moretti.

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