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Bari, vittime di «revenge porn»: presto uno sportello d'ascolto

 
Redazione online

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Bari, vittime di «revenge porn»: presto uno sportello d'ascolto

Protocollo d’intesa tra Comune e associazione «Gens Nova»

Giovedì 04 Febbraio 2021, 13:18

BARI - Uno sportello di ascolto e di orientamento legale per le vittime di «revenge porn» sarà istituito nella sede dell’associazione «Gens Nova» di Bari, grazie ad un protocollo d’intesa, che ha una durata di due anni, sottoscritto con l’assessorato comunale al Welfare.

Sarà attivato anche un numero telefonico (340.5600875) raggiungibile tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Lo sportello, inoltre, offrirà supporto gratuito nell’attività di cancellazione dei video o delle immagini diffuse senza autorizzazione delle vittime, svolgerà una costante attività di informazione negli istituti scolastici baresi e in favore delle famiglie interessate, e sarà a disposizione degli operatori sociali.

L’assessorato al Welfare si impegna a promuovere questa nuova iniziativa presso i servizi territoriali rivolti a famiglie, minori e adulti, a sostenere la creazione di reti locali anche in collaborazione con il centro antiviolenza comunale e i centri di ascolto per le famiglie, con la presa in carico sociale e psicologica delle vittime. Favorirà, inoltre, percorsi di sensibilizzazione per scuole, operatori scolastici e sociali.

«La cronaca di questi mesi - dichiara l’assessora Francesca Bottalico - racconta come l’uso illecito di immagini a sfondo sessuale stia causando effetti molto pesanti sulla vita e sulla psiche delle persone coinvolte, e intendiamo far sì che questo nuovo spazio venga supportato anche da percorsi di formazione, sensibilizzazione e prevenzione da realizzare nelle prossime settimane affinché chiunque possa trovare un supporto qualificato e nessuno si senta solo nell’affrontare le conseguenze di un reato odioso e purtroppo sempre più diffuso».

Per il presidente di «Gens Nova», l’avvocato Antonio La Scala, si tratta di una «iniziativa utile e assolutamente indispensabile non solo per la notevole diffusione del sexting e del revenge porn, ma soprattutto per la scarsa conoscenza delle conseguenze di questi due fenomeni che, voglio ricordarlo, sono prima di tutto reati puniti con la reclusione». 

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