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Covid, dal Politecnico Bari arriva Lala Mask: una mascherina più leggera e riciclabile

 
Redazione online

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Covid, dal Politecnico Bari arriva Lala Mask: una mascherina più leggera e riciclabile

foto d'archivio

Nata dalla collaborazione tra il Politecnico di Bari e un'azienda: ha maggiore respirabilità rispetto agli altri dispositivi

Martedì 27 Ottobre 2020, 15:40

BARI - Si chiama «Lala Mask» - acronimo di Leggerezza, Aria, Longevità e Ambiente - ed è una nuova maschera semi-facciale per uso prevalentemente professionale in ambito sanitario. Rispetto ai prodotti attualmente sul mercato è molto più leggera, circa 50 grammi contro almeno 300 grammi, con ottimo livello di respirabilità, totalmente riciclabile e con filtro intercambiabile. Lala Mask è stata presentata oggi durante una conferenza stampa in videoconferenza, alla quale hanno partecipato il rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino; l’ingegner Carlo Maria Martino, presidente regionale Confapi Industria Puglia, l’ingegner Mattia Lala, inventore del nuovo prodotto e i professori del Politecnico che costituiscono il gruppo di lavoro che ha collaborato con l’azienda produttrice per la ricerca e lo sviluppo del prodotto: Giuseppe Carbone, direttore dipartimento di Ingegneria Meccanica, Matematica, Management; Roberto Spina, dello stesso dipartimento, responsabile del laboratorio di caratterizzazione termo-fisica di polimeri post-formati e Luigi Maria Galantucci, prorettore per la Pianificazione strategica e responsabile del laboratorio di prototipazione rapida e reverse engineering.
L’azienda produttrice della maschera è la New Euroart di Grumo Appula. Lala Mask, infatti, è uno dei risultati dell’attività di «Riapro» (Riconversione aziendale per la produzione di Dpi), un progetto nato nella prima fase dell’emergenza sanitaria Covid 19, sostenuto dalla Regione Puglia e realizzato in coordinamento con le altre università pugliesi. L’obiettivo era aiutare le imprese locali in difficoltà a riconvertire, anche parzialmente, la propria produzione, per produrre dispositivi di protezione individuale per le esigenze di contenimento della diffusione del virus. "Questo risultato dimostra quanto sia importante, soprattutto nei momenti di crisi, fare rete tra le migliori realtà del territorio», ha commentato il rettore Cupertino. 

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