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Bari, batticuore biancorosso, Decaro: «2 anni dopo senza più paura»

 
Antonio Decaro

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Antonio Decaro

Bari, batticuore biancorosso, Decaro: 2 anni dopo senza più paura

Oggi per i biancorossi. Il sogno è di risvegliarsi domani in serie B. La città freme e si veste con i colori del cuore

Mercoledì 22 Luglio 2020, 09:40

14:35

BARI - Oggi ci attende una lunga giornata...in tutti i sensi. La città è con il cuore in festa, perché la passione che accompagna i tifosi non è un’emozione facilmente spiegabile se non la si vive personalmente. Sono ore frenetiche, che sembrano non passare mai: mi ricorda un po’ l’atmosfera che ci anima durante i Campionati del mondo, quando ci si ritrova a casa in famiglia o con amici o in qualche bar per trascorrere insieme quei novanta minuti di pura adrenalina. Eppure questa sarà una finale diversa da quella che ci saremmo immaginati, una finale che non potremo vivere fino in fondo perché la nostra città, come il resto del mondo in questo periodo, deve fare i conti con la paura del contagio.

Purtroppo abbiamo dovuto fare a meno dello stadio nelle ultime due partite giocate in casa, nonostante avessimo lavorato freneticamente negli ultimi mesi per la sostituzione dei seggiolini in modo da accogliere al meglio le migliaia di persone che sarebbero accorse al San Nicola.

E sarà così anche stasera, quando dovremo ricordarci che esistono delle regole che andranno rispettate, che in qualche modo ci devono limitare nei comportamenti, sia a Bari sia a Reggio, dove so che sono arrivati alcuni nostri concittadini per sostenere moralmente la squadra. Proprio a loro vorrei rivolgere un invito: ricordate sempre che il calcio e la nostra squadra cittadina meritano tutto il vostro affetto, il vostro tifo ma anche il vostro rispetto.

Quindi vorrei che dimostrassimo di essere una città e una tifoseria degna di questa squadra e di una società che ci sta dando grandissime soddisfazioni ed emozioni, nonostante le difficoltà vissute negli ultimi mesi. Era il 20 luglio del 2018, solo due anni fa, quando ci siamo ritrovati tutti nello Stadio della Vittoria. Avevamo paura, io forse più di tutti, eravamo increduli, delusi e arrabbiati dopo quanto era successo nelle settimane precedenti. Qualcuno temeva che saremmo scomparsi dal calcio che conta, che non saremmo più tornati a vivere giornate ansiose e cariche di adrenalina come quella di oggi. Invece, guardandoci negli occhi, facemmo una promessa a noi stessi: il calcio a Bari non sarebbe finito in una calda giornata di luglio. Quella stessa promessa dobbiamo rinnovarla oggi, perché il Bari è la nostra squadra e lo sarà sempre.

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