Sono rimasti soli in casa da quando i loro genitori, entrambi positivi al coronavirus, sono stati ricoverati in ospedale. Lei 16 anni e il fratello di 14, da una decina di giorni si trovano anche loro in isolamento e sono circondati dall’affetto e dalle cure di familiari, amici, servizi sociali e soprattutto dei carabinieri, colleghi del papà, che quotidianamente si occupano di loro. Qualcuno porta ai ragazzi la pasta al forno e altro cibo pronto, gli educatori della cooperativa Gea che lavorano nei progetti dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari chiamano quotidianamente per assicurarsi che stiano bene, offrendo un servizio di ascolto e monitoraggio di bisogni e desideri. E poi ci sono gli amici a tener loro compagnia, con videochiamate e continui messaggi.
«Ci troviamo in situazioni anche molto complicate», ha detto il sindaco, Antonio Decaro, raccontando in una diretta Facebook proprio «il caso di questa famiglia dove il padre e la madre sono risultati entrambi positivi e sono stati ricoverati in ospedale lasciando due ragazzi minori a casa e a loro volta in quarantena. Con gli assistenti sociali e con i colleghi carabinieri del papà, stiamo dando una mano a questi ragazzini».