La mareggiata di queste ore ha cancellato un tratto di spiaggia del waterfront di San Girolamo Fesca. Il forte vento che ha flagellato la nostra regione da sabato sera, ha provocato inevitabilmente quello che qualcuno forse avrebbe dovuto prevedere. Fatto sta che da oggi un tratto del waterfront è stato praticamente inghiottito dal mare che ha divorato un lembo di spiaggia di ciotoli di qualche metro raggiungendo il confine delle aiuole. Una situazione che ha creato sdegno e proteste suscitando le ire sui social dei residenti della zona contro un progetto che avrebbe potuto prevedere situazioni simili.

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Questa mattina l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Bari, Giuseppe Galasso, ha effettuato un sopralluogo sul waterfont di San Girolamo per verificare le condizioni della battigia danneggiata a seguito del maltempo. Non si sono registrati danni particolari, informa il Comune, e il tratto costiero ha soltanto subito un arretramento di qualche metro su una porzione del lungomare.
«Per un tratto di poco meno di 100 metri, cioè quello in corrispondenza del varco più ampio tra le scogliere frangiflutti sommerse - spiega Galasso - si è verificata la solita erosione del ghiaino che ha rimesso a nudo la massicciata sottostante, che comunque non appare danneggiata. La novità positiva è che il mare sta depositando sul litorale molta sabbia, il che significa che con il passare del tempo aumenterà sempre più».
«La nostra intenzione - prosegue l’assessore - è quella di rivedere, attraverso uno studio meteomarino dettagliato, quel tratto di scogliera che oggi costituisce un fronte aperto durante le mareggiate e dal quale passano con forza le onde, infrangendosi sulla spiaggia. Probabilmente si tratterà di restringere il varco esistente in modo tale da continuare a garantire il ricambio delle acque nello specchio antistante, assicurando però una maggiore protezione della costa».
«Sono essenzialmente due le possibilità - conclude Galasso - far emergere la parte centrale dei frangiflutti dal mare o allungare le due scogliere laterali al fine di ridurre il raggio di circolazione delle acque».