Code e lunghe attese per entrare nel Palazzo di Giustizia Bari di piazza Enrico de Nicola, dove hanno sede Tribunale civile, Corte di Assise e di Appello, si registrano da poco più di una settimana, quando è entrato i vigore l’obbligo di accedere attraversando tornelli. Ne sono stati installati 5, due riservati ai magistrati, due per gli avvocati, che sono stati dotati di un chip identificativo, e un altro tornello è dedicato al pubblico per i controlli.
«Non è pensabile che avvocati e cittadini debbano sottoporsi a questa estenuante procedura» denuncia in una nota l’avvocato Daniela Teresa Santamato, presidente della sezione barese dell’Aiga, Associazione italiana giovani avvocati. «Non possiamo lavorare in queste condizioni. Ci auguriamo - aggiunge - che al più presto vengano trovate soluzioni tali da non ledere la dignità della professione. Già noi giovani avvocati siamo penalizzati da condizioni ambientali e logistiche molto complicate, se a questo si aggiunge l’allungamento dei tempi solo per entrare nel Palagiustizia, la situazione si complica in modo inaccettabile».
Domani l’Aiga depositerà una istanza ai presidenti di Corte Appello e Tribunale con la richiesta che «gli avvocati possano utilizzare anche gli altri due tornelli, attualmente riservati all’ingresso dei magistrati».