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Modugno, dopo 50 anni sarà abbattuto lo storico «bubbone»

 
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Modugno, dopo 50 anni sarà abbattuto lo storico «bubbone»

Giovedì 19 settembre alle ore 9, consegna dei lavori alla ditta Agoraa, aggiudicataria dell'appalto per la demolizione dell'immobile

Martedì 17 Settembre 2019, 15:28

Sono ormai contate le ore per l'ecomostro del quartiere Cecilia di Modugno, un palazzo abusivo di sei piani il cui abbattimento viene chiesto dai cittadini da 50 anni e la cui fine è stata decretata anche dalla giustizia amministrativa, che si è pronunciata al riguardo più volte. Giovedì 19 settembre alle ore 9, con la consegna dei lavori alla ditta Agoraa (aggiudicataria dell'appalto per la demolizione dell'immobile), prenderanno il via le operazioni per l'abbattimento di uno dei simboli più clamorosi degli scempi edilizi consumati nel territorio di Modugno.

Si va così verso la realizzazione di un obiettivo di portata storica dell'Amministrazione Magrone: l’eliminazione del palazzo di sei piani - situato tra le vie Pordenone, Ancona, Canne della Battaglia - la cui costruzione cominciò nel 1972 senza, però, mai essere completata. Obiettivo che si realizza soprattutto grazie al pressante e duro impegno del sindaco Magrone e del vicesindaco e assessore all'urbanistica, Francesca Benedetto, con la collaborazione tecnica del responsabile del Servizio comunale ai Lavori pubblici, Franco Bruno.

Dal 1968, anno in cui fu rilasciata la prima licenza edilizia, ad oggi l’iter di realizzazione del fabbricato ha conosciuto una serie straordinariamente tortuosa di sospensioni, sequestri e dissequestri, silenzi e dimenticanze, che ha prodotto il triste risultato, ancora per poco sotto gli occhi di tutti, di un edificio ridotto al suo pericolante scheletro, noto come il 'bubbone', svettante da decenni nel cuore del quartiere Cecilia con tutta la sua portata di degrado per l'ambiente circostante. Nessuno in questi anni è riuscito a dargli vita perché – come hanno sentenziato anche il Tar di Puglia e il Consiglio di Stato – è “certamente abusivo”; tutte le amministrazioni passate avevano promesso di abbatterlo ma nessuna lo ha fatto. Tranne l’”amministrazione della legalità”, guidata da Nicola Magrone, che al posto del ‘Bubbone’ ha progettato la nascita del ‘Parco della legalità’.

“La popolazione del quartiere Cecilia sta per essere liberata dall'oppressione di un immobile ridotto da tempo allo stato di rudere, pericolante e pericoloso, dichiarato abusivo anche dalla giustizia amministrativa. Il 'bubbone' è il simbolo tristemente eloquente di una storia, soprattutto politica, di totale mancanza di rispetto per la comunità”, dice il Sindaco Magrone. “Essere giunti finalmente all'assegnazione dei lavori di demolizione significa soprattutto - sottolinea Magrone – che stiamo per sanare un'ingiuria lunga cinquant'anni e per restituire, così, dignità alla popolazione e ai luoghi del quartiere Cecilia. Contro questa ingiuria, l'amministrazione comunale ha avuto il coraggio di battersi impegnandosi in un contenzioso complicato e faticoso pur di affermare le ragioni, riconosciute dal Tar e dal Consiglio di Stato, del quartiere Cecilia e della legalità ambientale e urbanistica nel nostro territorio.”

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