Igiene urbana

Bari, stop ai rifiuti nelle piazze della movida: Amiu in azione dalle 23 alle 3

G. Flavio Campanella

La sperimentazione durerà per tutta l'estate: quattro operatori provvederanno a raccogliere i sacchi consegnati dagli esercenti per garantire pulizia e decoro nella città vecchia

BARI - Non è un servizio a domicilio, ma quasi. Quattro operatori dell'Amiu, l'azienda municipalizzata della nettezza urbana, stazionano da venerdì sera nei pressi delle piazze della movida per raccogliere i cumuli di rifiuti prodotti dai locali, e soprattutto dai loro avventori. Dalle ore 23 alle 3 di notte, per tutta l'estate, ricevono l'immondizia a loro consegnata da ristoranti, bar pub e degli altri esercizi della zona, sistemandola nelle apposite vaschette (praticamente dei cassonetti mobili), a seconda della tipologia (vetro, plastica, organico e indifferenziato). Non solo: provvedono anche a svuotare i cestoni che ci sono in piazza Ferrarese e in piazza Mercantile, i luoghi dove è cominciata la sperimentazione voluta dal Comune, e in particolare da Pietro Petruzzelli, confermato assessore all'Ambiente, per rendere più pulita e più decorosa la città vecchia presa d'assalto soprattutto nelle ore notturne.

Insomma, una sorta di operazione «Città vecchia pulita», soggetta anche (eventualmente) a variazioni dopo una prima verifica. «Abbiamo cominciato con quattro operatori e contenitori di una media dimensione - spiega Petruzzelli - poi vedremo se ci sarà bisogno di aumentare il volume per avere una maggiore capienza. Capiremo anche se sarà necessario incrementare il numero degli operatori Amiu e se estendere la zona interessata. Dipenderà dall'evoluzione di questa iniziativa straordinaria e sperimentale, anche in base al riscontro che avremo da parte dei ristoratori e degli altri esercenti, con i quali abbiamo concordato gli interventi. Del resto, non si poteva aumentare il numero dei cassonetti perché non sarebbe stato decoroso vedere una fila più lunga di contenitori, ma bisognava anche eliminare il tappeto di rifiuti che si creava intorno, anche per il concomitante utilizzo da parte dei cittadini. L'obiettivo è non avere sacchi a Bari vecchia. Peraltro, in questo modo - conclude Petruzzelli - è anche possibile un controllo immediato e diretto di come avviene il conferimento perché non tutti lo fanno in maniera corretta».

Non è l'unica iniziativa prevista. Qualche giorno fa lo stesso Petruzzelli, il sindaco Antonio Decaro, gli assessori Ines Pierucci (Cultura) e Carla Palone (Sviluppo economico), nell'incontro con la delegazione di ristoratori della città vecchia hanno fatto il punto anche sulla disciplina che regolamenterà le future occupazioni di suolo pubblico di bar e ristoranti nelle aree sottoposte a vincolo dalla Soprintendenza. Infatti, in merito ai gazebo e in genere agli spazi all'aperto con i tavolini, i ristoratori hanno manifestato preoccupazione circa la possibilità che la Soprintendenza possa mettere in discussione le occupazioni nell'intera città vecchia e non solo nelle zone a ridosso dei principali monumenti. L'amministrazione avvierà un’interlocuzione con la Soprintendenza con il coinvolgimento di tecnici individuati dai ristoratori con l'obiettivo di raggiungere un accordo che tenga conto del valore economico e sociale delle attività commerciali nella zona, ovviamente nel rispetto della tutela e della conservazione delle aree storiche e di rilevanza culturale.

Infine, l’assessora Pierucci ha voluto condividere con i rappresentanti dei ristoratori il programma in via di definizione degli eventi culturali previsti nelle prossime settimane per accogliere da subito suggerimenti e proposte degli esercenti, con l’idea di dar vita a un tavolo permanente in cui confrontarsi sulla programmazione dei principali eventi culturali che interessano la città vecchia nel corso dell’anno (anche a Natale e durante il Maggio barese). In settimana ci sarà la presentazione del cartellone estivo.

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