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Bari, al San Paolo arriva la ciclofficina nella Casa delle Culture

 
Redazione online

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Bari, al San Paolo arriva la ciclofficina nella Casa delle Culture

Il servizio nasce con l'obiettivo di offrire agli ospiti italiani e stranieri della struttura, ai residenti del rione e a chiunque sia interessato, un percorso formativo legato alla bicicletta

Martedì 16 Luglio 2019, 17:26

BARI - Apre la ciclofficina nella Casa delle Culture nel quartiere San Paolo di Bari: uno spazio polifunzionale di aggregazione e accoglienza che ha accolto, negli ultimi due anni, circa 140 migranti tra supporto e accompagnamento nell'ottica di un percorso di autonomia e inclusione.

L'idea nasce con l'obiettivo di offrire agli ospiti italiani e stranieri della struttura, ai residenti del quartiere e a chiunque sia interessato, un percorso formativo legato alla bicicletta "come strumento di lavoro idoneo - spiega il Comune - a coniugare turismo sostenibile e mobilità dolce". Tutte le attività di Casa delle Culture - affidata in gestione all’A.t.s. costituita da consorzio Elpendù, cooperativa sociale C.A.P.S. e associazioni Abusuan e Gruppo Lavoro Rifugiati - sono caratterizzate da un lavoro di rete e reciprocità con i servizi sociali del Comune e con numerosi partner del territorio.

«Dopo la sartoria sociale, la biblioteca interculturale e l’orto sociale - ha spiegato l'assessore cittadino al Welfare, Francesca Bottalico - oggi inauguriamo un nuovo spazio e una nuova realtà nell’ambito della Casa delle Culture. Questo centro polifunzionale, ideato e avviato poco più di due anni fa dall’assessorato al Welfare, è riuscito nei fatti a promuovere un nuovo approccio sociale e culturale alle pratiche di accoglienza, ed è oggi riconosciuto come una pratica innovativa non solo dai cittadini baresi ma anche sul territorio nazionale. In particolare, la ciclofficina rappresenterà un nuovo spazio sociale e di incontro, un servizio utile per chi sceglie le due ruote e, al contempo, una buona opportunità per tanti giovani, migranti e non, che potranno acquisire competenze e abilità da sfruttare anche in un prospettiva lavorativa. Per questo - conclude Bottalico - desidero ringraziare i gestori di Casa delle Culture e i ragazzi di Veloservice per aver pensato a questa iniziativa molto interessante». 

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