BARI - Il volo Ryanair partito ieri sera da Francoforte (aeroporto di Hahn) poco prima delle 19, e diretto a Bari dove sarebbe dovuto arrivare intorno alle 21, ha dovuto eseguire un atterraggio di emergenza nello scalo tedesco a causa di uno squarcio ad un’ala. I passeggeri sono stati fatti scendere e poi, a bordo di un altro aereo della compagnia irlandese, sono stati portati a Bari con un ritardo di circa tre ore.
Il Boeing 737-800, registrato con il codice EI-GXG stava uscendo dalla pista 21 dell'aeroporto tedesco, quando l'equipaggio ha selezionato l'ingresso del carrello in marcia ma l'ingranaggio principale sinistro rientrando ha danneggiato e penetrato la superficie dell'ala superiore. A quel punto il pilota ha preferito fermare la salita, giunta ormai 10mila piedi, e il velivolo è tornato a Francoforte Hahn per effettuare un atterraggio sicuro sulla pista, circa 40 minuti dopo la partenza.
«E' stato un atterraggio da film - ha raccontato Carlo Galise, che era a bordo dell’aereo - ma per fortuna il pilota è stato bravo e non è successo nulla». «Eravamo decollati - ricorda - e dopo circa 30-40 minuti abbiamo notato alcune stranezze: ci siamo resi conto che giravamo intorno allo stesso punto e volavamo a bassa quota». «Poi - prosegue - abbiamo visto la hostess uscire dalla cabina di pilotaggio sconvolta, per dirci che dovevamo mettere le cinture di sicurezza e tutti gli oggetti nelle cappelliere perché sarebbe stato eseguito un atterraggio di emergenza, ma senza spiegarci il perché».
«Si è creato il panico - sottolinea Carlo - c'era gente che piangeva ma anche chi faceva battute per sdrammatizzare. Tra i passeggeri qualcuno diceva che un motore si era rotto, altri che si era incendiato».

«Un signore che era seduto in fondo, però - aggiunge Carlo - aveva visto che dall’ala si era staccato un pezzo, e aveva avvertito le hostess che si sono raccomandare di non dire nulla agli altri e di restare calmo». Carlo ricorda che l’equipaggio ha solo avvertito che «l'atterraggio sarebbe stato brusco». «Per un momento - sottolinea - siamo stati anche scortati dai caccia, e mentre atterravamo vedevamo sirene di vigili del fuoco e ambulanze arrivare». «Anche quando siamo atterrati non ci hanno detto nulla - conclude Carlo - siamo rimasti 20 minuti nell’aereo e poi ci hanno fatti scendere. E’ sceso anche il pilota che era molto, molto pallido».
















