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Il tour operator Soleair denuncia: «Noi truffati da Aviro Air adesso diciamo basta»

 
Graziana Capurso

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Graziana Capurso

Bari, partono per la Greciai primi truffati del jet rumeno

L'aereo della Aviro Air «scomparso»

Un tour operator di Taranto: «Viaggiatori garantiti a nostre spese». I collegamenti della compagnia rumena verso Lourdes e la Grecia sono stati sostituiti con quelli di un altro vettore

Sabato 18 Agosto 2018, 16:08

19 Agosto 2018, 09:32

BARI - Continua l’odissea con l’Aviro Air, la compagnia aerea charter rumena che si è data alla fuga poco prima di Ferragosto lasciando a terra centinaia di viaggiatori. Ieri le autorità aeronautiche hanno confermato la cancellazione di tutti i collegamenti previsti fino a domani verso Lourdes e la Grecia, sostituiti con voli di altro operatore. Oltre al danno creato dalla compagnia rumena (che si appoggia al broker portoghese Aviatrade), spunta anche la beffa: il tour operator Soleair di Taranto, amministrato da Luigi Russo e Francesco Gravina, ha provato sulla propria pelle cosa significhi entrare in contatto con questa aviolinea «fantasma».

«Non è un operatore fantasma perché i soldi se li sono presi - ci spiega Francesco Gravina - è da tempo che operiamo con loro e all’inizio filava tutto liscio, finché da giugno non sono iniziati i guai. L'Aviatrade assieme all'Aviro Air opera dei voli full charter che, come prevede la norma, costituiscono un pacchetto comprensivo di tasse aeroportuali e carburante che deve essere saldato 10 giorni prima. Per garantire il servizio hanno iniziato a chiederci denaro in anticipo e noi, pur di tutelare le agenzie e i viaggiatori, abbiamo sborsato somme consistenti e non dovute per evitare blocchi amministrativi da parte dei vari aeroporti. L'Aviro Air ci ha chiesto in totale quasi 150mila euro, il tutto in meno di 24 ore. Ma a soldi ricevuti e nonostante fossimo andati di persona a Bucarest per renderci conto della situazione, ci è arrivata una mail che comunicava la cancellazione di un volo senza una valida ragione». Scottata da questo comportamento, la Soleair ha deciso di dire basta: «Si sono completamente disinteressati dal riproteggere i passeggeri, cosa che abbiamo fatto noi, perciò con gli amministratori abbiamo denunciato la situazione a tutti gli organi competenti: Enac e Agenzia europea della sicurezza aerea (Easa), ma anche all’omologo rumeno dell’Enac. Abbiamo fatto un esposto alla Commissione trasporti europea, al consolato generale italiano a Bucarest e abbiamo denunciato tutto anche alla guardia di finanza del Portogallo», sottolinea Gravina. «Si tratta di un vero e proprio raggiro. Non solo a livello di danni economici ma anche organizzativi: c'è gente che ha visto andare in fumo intere programmazioni di viaggi e pellegrinaggi».

A seguito di queste sollecitazioni (tutte documentate) l'Aviro Air è stata interpellata dall’agenzia di controllo rumena «con cui ha giocato allo scarica barile, addossando la colpa ai tour operator. Ma non funziona così. Nel contraddittorio, infatti, l'Aviro Air non ha più dato segni di vita. L’Aviro Air non solo è inadempiente contrattualmente ma ha operato una vera e propria truffa ai nostri danni».
I tour operator pugliesi e campani stanno facendo il massimo, garantendo in un periodo critico come quello di fine agosto la riprotezione totale per i passeggeri. E sul rischio di scomparsa definitiva del velivolo, i titolari della Soleair lanciano un ultimatum: «Devono riprendere le operazioni, altrimenti chiederemo la sospensione della loro licenza di aereonavigabilità».

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