L'82esima edizione

Bari, in arrivo la nuova Fiera del Levante

ANNADELIA TURI

Per il presidente Ambrosi: «Sarà l'anno delle regioni del Sud». La Campionaria si svolgerà dall'8 al 16 settembre. Fra le novità spettacoli, eventi e spazi per il cibo

BARI - Una “giovane” signora 82enne che vuole stupire ancora con effetti speciali. Che vuole unire passato e tradizione con futuro e innovazione. Matura e capace di aprire i suoi orizzonti alle regioni vicine per diventare incubatore di nuove start up incentrate più sul prodotto rispetto alla categoria. La “giovane” signora porta il nome di Fiera del Levante. 82esima edizione in programma dall’8 al 16 settembre: work in progress con molte novità in cantiere, a partire da un evento pre fiera. Luci, musica colori e anche uno spettacolo pirotecnico. Ad annunciare in anteprima tutto questo è il presidente della campionaria Alessandro Ambrosi. Sì, una campionaria è il termine che predilige rispetto a quello un po’ obsoleto e poco appropriato, in questo caso, di fiera.

La campionaria “Esiste una distinzione tra la fiera e la campionaria –spiega Ambrosi - prima di tutto ciò che determina la differenza tra i due concetti è la durata. Sarebbe inconcepibile far durare una fiera nove giorni. Dunque, si tratta di un momento di festa, di tradizione legata alla cultura economica (e non), del sud, di Bari. Così va inquadrata la Fiera del Levante: un termometro dell’economia circostante e quindi anche dei paesi che ci circondano. Quest’anno ci siamo mossi per trasformare questa campionaria non solo della Puglia ma anche delle regioni del sud. Sarà, infatti, presente la Sicilia (con ampio spazio dedicato all’artigianato) e l’Abruzzo. La Basilicata, come sempre ci sarà, con la vetrina dedicata a Matera, città della cultura. Abbiamo escluso la Campania anche se è prevista la presenza di imprenditori singoli. Occorre dunque guardare alla campionaria come una sorta di incubatore di start up fieristica. Laddove si percepisce che un settore è maturo abbastanza per diventare una fiera di settore, questa si può definire campionaria. Un esempio è Agrilevante. Lo stesso vorremmo provare a fare nell’edilizia e con il settore del riscaldamento”.

Rispetto allo scorso anno i segnali incoraggianti ci sono. Si registra un aumento di richiesta di spazi espositivi al punto che non si stanno accettando registrazioni in settori già in “over booking” come ad esempio l’automotive e l’arredamento. Si parla finora di circa 600 espositori con un aumento del 10% in più rispetto alla precedente edizione.

Una nuova immagine “Siamo consapevoli di avere tra le mani un patrimonio storico economico tra i più importanti – spiega Ambrosi - non solo per Bari ma anche per il sud e l’intera nazione visto il ruolo che oggi il sud deve avere. Alla luce di tutto questo ci comportiamo di conseguenza e guardiamo alla fiera come una sorta di costante e continua staffetta tra il passato e la tradizione, il futuro e l’innovazione. Un passaggio di testimone tra quello che accade oggi, che è già ieri e quello che accadrà domani. Occorre rendere consapevoli le imprese e i consumatori di questo continuo passaggio. Da questo punto di vista noi vogliamo inquadrare la nuova fiera del levante compatibilmente con la tradizione più profonda della campionaria”.
Nonostante i danni strutturali provocati dall’inesistente manutenzione del passato il presidente Ambrosi sta provando a dare nuova vita al quartiere fieristico che si estende su una superficie di 300.000 metri quadrati. I capannoni (per circa 90.000 quadrati) sono per lo più utilizzabili. I lavori procedono in base alle urgenze. Nella zona dell’ingresso orientale sono stati effettuati interventi decisivi e presto si trasformerà in un’area aperta fruibile dalla città a partire da fine agosto.

Il cibo “E’ uno dei temi dominanti – spiega Ambrosi – perché ci immergiamo totalmente nell’anno del cibo. Abbiamo rafforzato la presenza enogastronomica con le nostre tradizioni immancabili alle quali siamo legati e non solo... Ad esempio, il padiglione della Bayerland si trasforma in un punto dedicato ai presidi di slow food della Puglia e con ogni probabilità di altri nazionali. Ci sarà il villaggio del cibo della Coldiretti, ovviamente in dimensioni ridotte rispetto al grande evento organizzato sul lungomare per questioni di spazio. Sono previsti convegni e momenti culturali dedicati al cibo con la collaborazione dell’assessorato regionale all’agricoltura, della stessa Coldiretti. Senza dimenticare la galleria biologica e lo spazio Eataly che quest’anno si aprirà con un mercatino di prodotti gastronomici di tutto rispetto”.
Sulle presenze del governo nazionale previste per la cerimonia inaugurale dell’8 settembre prossimo non ci sono ancora certezze ma il ministro per il sud Barbara Lezzi ha annunciato la sua presenza. Presto potrebbe arrivare la conferma anche dei ministri Di Maio e Salvini.

Associazioni di volontariato “Questa è una delle due importanti novità: la presenza massiccia delle associazioni di volontariato con circa 60 realtà che, a rotazione, saranno presenti nel padiglione di via Verdi –spiega il presidente - questo è strettamente legato con il messaggio lanciato dal Papa in occasione della sua visita a Bari. La Diocesi ha accolto con grande entusiasmo questa idea. Gli interscambi commerciali arrivano se tra i paesi c’è serenità e se le stesse religioni riescono a convivere. Vorrei che la fiera diventi il simbolo di questo equilibrio”.

Settori tradizionali Si punta senza dubbio all’arredamento, alla cura della persona con alcune novità, come ad esempio i corsi di yoga all’aperto e gratuiti per i visitatori. Per la categoria merceologica sono previsti spazi dedicati agli accessori per l’edilizia con tutte le nuove tecnologie, senza dimenticare le più innovative soluzioni per il riscaldamento: dalle fonti rinnovabili alle energie alternative in grado di coniugare risparmio e rispetto per l’ambiente.

Mobili per esterno “Guardiamo a questo settore come un altro incubatore di una nuova possibile fiera – conclude il presidente Ambrosi - non dimentichiamo, però, la galleria delle nazioni senza trascurare i temi della cultura, dell’internazionalizzazione. Infine quest’anno grande spazio dedicato ai bambini nelle vicinanze del planetario con animazione e, in particolare, ai classici giorni d’un tempo.

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