Pestati i genitori del pentito Vito Antonio Tarullo. E' questo il motivo che ha portato alla notifica di un ordine restrittivo perMatteo e Alex Sicolo, di 25 e 20 anni, legati al clan Cipriano che si contente la piazza del traffico di droga con il clan Conte. Si tratta degli stessi gruppo protagonisti della sanguinosa sparatoria del 30 dicembre 2017 a Bitonto che portò alla morte dio una innocente, la 84enne Rosa Tarantino. Secondo le indagini coordinate dalla Dda di Bari, i due ventenni avrebbero cercato di sfrattare i Tarullo dalla loro abitazione popolare alla periferia di Bitonto, accusati di essere i genitori di uno degli uomini di vertice del clan Conte, nonché del primo collaboratore di giustizia che con sue dichiarazioni ha consentito di ricostruire l’agguato mortale di Capodanno e di arrestare i presunti responsabili, Rocco Papaleo e Michele Sabba (poi pentiti).
I due sono stati arrestati in esecuzione di una ordinanza (obbligo di dimora nel comune di residenza, ordine di permanenza nella propria abitazione dalle ore 21.30 alle 06.30 di ogni giorno e obbligo di presentazione alla P.G. tre volte alla settimana) emessa dal gip del tribunale di Bari: i fatti si riferoisnco al 4 luglio scorso quando i due giovani avrebbero atteso i coniugi Tarallo sotto casa apostrofandoli come "Infami, ancora qua state, da qui ve ne dovete andare. Quindi la minaccia di morte nel caso in cui i coniugi non avessero dato ascolto ai due giovani. L’obiettivo – secondo gli inquirenti – sarebbe stato quello di occupare abusivamente l’immobile. Fin qui le parole.
Al rifiuto della signora Tarullo di dare seguito alle minacce, invece, i due Sicolo sarebbero passati alle vie di fatto: la donna, 53enne, è stata colpita con una canna da pesca, il marito 57enne, intervenuto per difenderla, con un pugno.
Per il gip di Bari non c’è alcun dubbio: “L’azione è stata commessa con modalità tipiche della minaccia mafiosa, in quanto volte a punire i familiari di Tarullo a causa della scelta di quest’ultimo di collaborare con la giustizia”.