Il direttore generale dell’Asl di Bari, Vito Montanaro (rpt Vito Montanaro e non Giuseppe Montanaro), ai domiciliari dallo scorso 6 luglio nell’ambito dell’inchiesta sulle raccomandazioni e sui concorsi truccati nella sanità lucana - ha «rivendicato la sua totale estraneità a qualsivoglia fatto di reato». Lo ha detto l’avvocato Giuseppe Modesti al termine dell’interrogatorio di garanzia che si è concluso poco fa nel Palazzo di giustizia di Matera: il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare.
Durante l’interrogatorio, durato circa due ore, Montanaro «ha risposto a tutte le domande che - ha aggiunto Modesti - gli sono state poste e ha anche dato spiegazioni sulle rarissime intercettazioni che lo coinvolgevano, ribadendo la sua assoluta liceità e legittimità nella condotta nell’ambito della gestione dell’Asl. Anche perché - ha continuato - se c'è un equivoco in questo processo è che si parla di scandalo che riguarda l’Asl di Bari quando le intercettazioni riguardano esclusivamente l’Asl di Matera. Per quanto riguarda la posizione del direttore Montanaro - ha concluso l’avvocato - il concorso da dirigente presso l’Asl di Matera non ha nulla a che vedere con la gestione dell’Asl di Bari e della Regione Puglia».