BARI - Si chiama Pietro Losurdo, di 55 anni, collaboratore di giustizia, ritenuto vicino al clan Parisi di Bari, e più noto con il soprannome di «Pierino u'russ» l’uomo che ieri sera avrebbe ucciso Pierpaolo Perez, 49 anni, nella sua abitazione a Bitetto. Losurdo, per l’omicidio, è ora in stato di fermo. Perez è stato ucciso con un colpo al volto sparato con una pistola 9 millimetri Parabellum risultata rubata in Svizzera.
Losurdo, che è in regime di arresto ai domiciliari, subito dopo l’uccisione di Perez si è rivolto al suo legale informando prima la Procura e costituendosi, poi, ai carabinieri. Secondo quanto si è saputo, l’uomo, evaso dai domiciliari per ragioni non ancora chiare, avrebbe riferito agli investigatori che non aveva alcuna intenzione di uccidere Perez, ma che si è trattato di un incidente. Una versione che è ora al vaglio degli inquirenti.,
Lorsurdo è stato uno dei primi pentiti del clan di Savinuccio Parisi al rione Japigia: l'uomo, ritenuto responsabile di una serie di omicidi, avrebbe condiviso parte della sua carriera criminale con Nicola D'Ambrogio, alias Troò trò, considerato un altro sanguinario al servizio del clan Capriati della città vecchia. A Losurdo, le cui dichiarazioni ritenute contraddittorie hanno fatto assolvere il boss Savinuccio da una accusa di traffico di deoga dalla Spagna, tra i vari reati di cui si è reso responsabile vi è quello di un assalto armato a un portavalori che 15 anni fa fruttò un fiume di soldi che consentì al gruppo di fuoco (e di affari) di trasferirsi in Spagna e acquistare in contanti fiumi di cocaina da smerciare direttamente a Bari. Losurdo & c. faceva squadra anche con Perez, ora ammazzato. Lui dice che si tratta di un incidente, ma conoscenza Losurdo probabilmente il movente potrebbe essere un altro. Per ora, il pentito dovrà tornare a vivere l'emozione di una vita tra le sbarre.