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Intesa Uniba e Confindustria Bari-Bat su sviluppo turismo

 
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Con l’obiettivo di supportare le politiche di sviluppo e la destagionalizzazione dell’offerta turistica in Puglia, l’Università di Bari e Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani (Bat) hanno sottoscritto un protocollo di intesa di durata triennale

Martedì 26 Giugno 2018, 16:09

BARI - Con l’obiettivo di supportare le politiche di sviluppo e la destagionalizzazione dell’offerta turistica in Puglia, l’Università di Bari e Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani (Bat) hanno sottoscritto un protocollo di intesa di durata triennale. Tra i contenuti dell’accordo ci sono la programmazione di percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione, per potenziare la professionalità degli operatori del settore, e la possibilità di progettare nuovi corsi di laurea che rispondano alle trasformazioni economiche in atto. Inoltre, le relazioni internazionali dell’Università di Bari e i presidi territoriali esteri di Confindustria saranno utilizzati per orientare flussi di turismo estero in Puglia.

«Il rapporto delle università con le imprese - commenta in una nota il rettore dell’Università di Bari, Antonio Uricchio - è determinante per la realizzazione di una delle finalità istituzionali del mondo accademico: creare competenze e conoscenze per la crescita del paese». «Intese come questa - conclude - non solo favoriscono l’inserimento nel mondo del lavoro dei nostri laureati, ma creano sinergie utilissime sul versante della progettazione dell’offerta formativa e su quello della ricerca».

«Siamo nell’era del turismo '4.0' - afferma il presidente della sezione Turismo di Confindustria Bari-Bat, Massimo Salomone - e quindi occorre implementare strumenti che favoriscano forme di integrazione fra le imprese e l’Università, per sviluppare modelli reticolari di offerta ricettiva, che vadano incontro al rafforzamento organizzativo e culturale del sistema imprenditoriale». «Valorizzare il nostro patrimonio culturale - conclude - deve essere una priorità per il nostro Paese e per il nostro territorio. Il fatto di poter unire le nostre forze imprenditoriali con le competenze scientifiche del mondo accademico darà certamente un impulso decisivo al raggiungimento di tale obiettivo».

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