FIRENZE - È l’imprenditore pugliese Luigi Dagostino, 51 anni, diventato in Toscana il 're degli outlet', l'imprenditore arrestato oggi dalla guardia di finanza in esecuzione di un’ordinanza del gip Fabio Frangini e su richiesta del pm di Firenze Christine von Borries. Il pm temeva l'inquinamento delle prove e la reiterazione dei reati fiscali, quindi ha chiesto al gip di arrestare Dagostino.
I reati contestati, per evasione delle imposte sui redditi e dell’Iva, riguardano una società di cui Dagostino risultava amministratore, la Andi di Figline Valdarno (Firenze) cancellata dal Registro delle imprese di Firenze nel 2016 che si è avvalsa dell’utilizzo di numerose fatture per operazioni ritenute da inquirenti e GdF inesistenti così da costituire fittizi elementi passivi. Le fatture erano emesse da società pugliesi, tra cui la Building & Engineering di Barletta srl, amministrata da Leonardo Dimonte, la ditta individuale Ruggiero Rizzitelli di Barletta che il gip nel suo provvedimento definisce 'cartierà, la Bielle Costruzioni, Futura Costruzioni e House Builders, tutte di Barletta.
Il nome di Luigi Dagostino è stato anche accostato - per vicende distinte da questa - a quello di Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo Renzi, riguardo a rapporti d’affari che legano i due e anche riguardo a un’inchiesta per fatture false dove la procura di Firenze il maggio scorso ha chiesto il rinvio a giudizio per Tiziano Renzi, la moglie Laura Bovoli e lo stesso Dagostino.