BARI - Più di cento fotografie accompagnate da testi descrittivi sulla storia dell’Albania dagli anni Settanta allo sviluppo dei nostri giorni, passando per gli scatti che documentarono lo sbarco della Vlora nel porto di Bari con a bordo 20mila persone nel 1991. C'è tutto questo nel volume «La memoria del vento. 50 anni di Albania nel racconto fotografico di Luca Turi» curato dalla giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Carmela Formicola e presentato oggi a bordo della Riger III, ormeggiata nel porto di Bari. Filo conduttore è il mare, che unisce e non divide.
«Bari ricorda lo sbarco della Vlora come un momento di gioia. - ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - Oggi l’Italia dovrebbe ragionare sulla felicità che potrebbe derivare dal vedere i giovani libici o siriani recuperare la pace, costruire la loro economia, far nascere i figli a casa propria e collaborare con loro come abbiamo fatto con l’Albania, ma senza dire «li aiutiamo a casa loro» che è una frase inaccettabile».
«La prima volta che il flusso migratorio ha bussato alle porte del nostro Paese lo ha fatto a Bari. - ha ricordato il sindaco, Antonio Decaro - Oggi si parla di invasione ma qui nel 1991 ne arrivarono 20mila tutti insieme e furono l’umanità e il senso di accoglienza dei baresi ad aprire le porte del cuore e di casa. È stata un’esperienza importante di accoglienza e integrazione. Questo è un momento particolare nel nostro Paese, - ha continuato il sindaco - in cui in tanti sono contro l'accoglienza. Sulla scorta di quello che ha fatto Bari 27 anni fa, dico sempre ai sindaci che non si possono trasformare in imprenditori della paura, ma devono restare artigiani della civiltà». A bordo della nave, che salperà stasera alla volta di Durazzo dove il libro sarà presentato domani, è stata allestita anche una mostra fotografica con 150 pannelli che raccontano gli ultimi decenni del Paese delle Aquile.