BARI - C’è una nazionale, a trazione pugliese, che non ha avversari. E’ l’Italia di biliardo maschile che dopo aver vinto il 16 aprile scorso gli Europei ad Antalya in Turchia, nello scorso week end, ad Hall in Tirol, pochi chilometri da Innsbruk in Austria, si è confermata campione del mondo a squadre specialità stecca 5 birilli, replicando il trionfo di Lugano (Svizzera) nel 2019.

In finale, gli azzurri hanno superato 4-1 l’Uruguay. Tutto il team azzurro composto da Michelangelo Aniello (47enne di Mola di Bari), Andrea Quarta (41enne salentino di Carmiano), Paolo Marcolin (47, varesino di Somma Lombardo), Matteo Gualemi (fiorentino di 35 anni) e Achille Mignolo (34 di Cosenza) ha ribadito la bontà della scuola tricolore che si è sempre fatta apprezzare in questa disciplina. Nella finale, dopo il successo nel singolo 2 da parte di Quarta contro Alexander Poggi per 120-71 e nel doppio Marcolin-Gualemi contro Darío Maiorana e Alejandro Moran per 120-64 e la sconfitta di pochissimi punti di Michelangelo Aniello nel singolo 1 contro Diego Capote (109-120), le squadre si sono affrontate nella decisiva staffetta. Il primo azzurro a conquistare i primi 50 punti, concedendo ben poco al suo avversario, è stato Marcolin: 52-19 contro Poggi. Nella seconda frazione, Gualemi ha superato Diego Vidal, portando l’Italia avanti sul 111-41.

Nella terza frazione, il salentino Quarta contro Alejandro Moran ha allungato (154-80). A chiudere la staffetta e a portare l’Italia sul tetto del mondo è stato il capitano Aniello che ha superato Capote e chiuso la contesa sul 200-104. Per l’Italia è il secondo titolo mondiale. Per i pugliesi, il titolo iridato è solo l’ultimo di una lunga serie di podi internazionali. In carriera, il barese Aniello ha vinto 3 mondiali (1 in singolare, 2 a squadre) e 8 europei (3 in singolare, 5 a squadre); il salentino Quarta 4 mondiali (2 in singolare, 2 a squadre) e 10 europei (5 in singolare e 5 a squadre).