BITONTO - Sono, questi, giorni di imprese eroiche e gloria vera o solo sognata. Le leonesse del Bitonto C5 vivono in bilico spavaldo fra queste differenti e pur complementari condizioni, consce del fatto che nel breve torno di pochi secondi tutto può diventare nulla e viceversa. Dopo il miracolo della semifinale col Città di Falconara e del ribaltone consumato nello spazio di un sospiro, gara 1 col Tiki Taka Planet di Francavilla non ha lesinato affatto altre emozioni. Sul parquet del «PalaRoma», le giocatrici di futsal più forti del mondo si sono sfidate con leale ardimento.
Alla fine, hanno prevalso la classe sterminata delle campionesse pugliesi, una forma fisica superiore - tant’è che il sorpasso decisivo è maturato nella seconda parte della ripresa -, i voli eccezionali e gatteschi di Bianca Castagnaro, pure autrice di una rete, la granitica compattezza del gruppo in uno con le scelte tecniche del coach Gianluca Marzuoli. Ed è proprio il mister che analizza il match di ritorno di stasera, col saggio disincanto che lo connota: «Non abbiamo conquistato ancora nulla. Ci siamo portati in vantaggio ma abbiamo una partita, se non addirittura due, durissime da giocare. La semifinale ci deve insegnare che non è finito niente fino a quando non suona la sirena. Siamo in una finale e contro una grandissima squadra capace di segnare in qualsiasi momento e in qualsiasi condizione. Servirà un’altra grandissima prestazione».
Il condottiero sa su chi può contare: «Chiederò alle ragazze un altro sforzo, un’altra prova della loro professionalità e della loro capacità di stare in campo. Ci siamo conquistati sul campo la possibilità di giocarci la vittoria del campionato sul nostro campo e stiamo lavorando per dare al pubblico e a noi stessi la possibilità di provare questa grande gioia. Ma ancora una volta dovremo dare fondo a tutte le nostre energie».
Dopo lo strabiliante pokerissimo contro le marchigiane, in terra abruzzese ha fatto strabuzzare gli occhi dei tifosi neroverdi in trasferta una folgore saettante che ha spedito il cuoio nel sette della porta avversa. Renatinha Adamatti non dimentica mai di griffare capolavori, che tutte le amiche in campo contribuiscono a creare: «I gol non sono solo merito mio, sono frutto di un lavoro di squadra di un gruppo di compagne che si aiutano e si sostengono sempre. Io tiro in porta, ma prima c’è sempre una compagna che mi ha passato la palla o mi ha creato lo spazio o ha vinto un contrasto. È bellissimo giocare insieme iguidate da uno staff tecnico che ci aiuta a dare il meglio di quello che possiamo fare. I risultati conquistati arrivano così. Sarà una partita difficile, come ne abbiamo già giocate in questa stagione ma questa lo è di più perché la stanchezza si fa sentire». «Ma ci metteremo tutto quello che abbiamo per fare felici i nostri tifosi. La loro esultanza è qualcosa che ci riempie di felicità», è la promessa della puntera «gaucha».
Larbitro sarà Alex Iannuzzi con Davide De Ninno. Alle panchine Massimo Seminara, al cronometro Nicola Lacrimini. Appuntamento con la storia, dunque, alle ore 21 al «Palapansini» di Giovinazzo.
