Hockey inline

Da Japigia al punjub, un barese fa grande l'India che va a rotelle

MARIANNA LA FORGIA

Nicola De Stefano ai giochi asiatici in Corea del Nord ha conquistato un argento e un bronzo con le selezioni juniores

BARI - Il finale è molto a sorpresa e con una dichiarazione di intenti altrettanto forte. Il World Roller Skating Asiatic (alias Asian Games, Giochi Asiatici) disputati in Corea si è concluso sotto il segno barese. Nicola De Stefano, 50 anni, barese, tecnico di hockey inline è stato chiamato dai responsabili delle nazionali maschile e femminile indiane junior e senior per ridare nuova dignità ai colori patriottici. Ebbene, lui ce l’ha fatta. Ha sconvolto l’ordine delle cose. Fino a raggiungere l’obiettivo: due medaglie, un argento junior femminile e bronzo junior maschile.

«In due settimane ho rivoluzionato l’India – racconta senza fronzoli De Stefano con grande entusiasmo -: ho fatto un lavoro intenso anche se in poco tempo e ho raccolto dei risultati inimmaginabili, tanto più se aggiungiamo il sesto posto della squadra senior maschile e il quarto di quella femminile. Per la loro idea di sport, arrivare a questi traguardi è stato davvero come scoprire un nuovo mondo».

De Stefano ha a vuto a disposizione due settimane per dare una nuova vita a questo sport abbandonato a regole improvvisate e autostima a singhiozzo; la sua mano è stata subito visibile ed efficace come da risultati della scuola barese di hockey in line e da coach del club Yogo Rollin Skate Bari.

Tra le nove nazioni partecipanti (Taipei, Giappone, Iran, Cina, Macao, Singapore, Korea, Hong Kong e naturalmente India) l’exploit raggiunto dai ragazzi indiani è diventato un caso mediatico laggiù e presto l’allenatore barese dovrebbe ritornare nella sua seconda patria per continuare il lavoro appena svolto in vista dei World Games di Barcellona a luglio: stavolta l’asticella dovrà essere più alta, le aspettative saranno tante e la voglia di non smettere di provare queste emozioni così forti sarà il detonatore più esplosivo che porterà avanti i ragazzi. Nel segno biancorosso, ovviamente.

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