Pilota di Aeromobile a Pilotaggio Remoto (APR): è questo l’attestato che questo pomeriggio viene rilasciato a oltre 20 dottori agronomi nell’aula Magna dell’ex Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari. Gli agronomi pugliesi sono quindi tra i primi in Italia ad avere il brevetto per guidare un drone: a tutti i piloti è stata impartita una formazione relativa alla agricoltura di precisione. I droni da impiegare in agricoltura rappresentano il futuro nella precision farming, approccio innovativo che si propone di ottimizzare le decisioni nella gestione delle colture attraverso sofisticati strumenti di monitoraggio.
«I dottori agronomi e i dottori forestali potranno offrire un nuovo servizio alle aziende assistite e alle Pubbliche amministrazioni. Potranno rilevare specifiche caratteristiche agronomiche e ambientali e dare le giuste indicazioni, in virtù delle loro competenze professionali, per produrre meglio e più economicamente e poter salvaguardare siti di interesse paesaggistico», dice Giacomo Carreras, presidente dell’ordine degli Agronomi di Bari, entusiasta di questa nuova possibilità offerta ai colleghi a cui consegnerà i primi attestati. Gli APR hanno portato e porteranno molte novità nel mondo dell’agricoltura. L’agricoltura di precisione impiega sempre più droni per raccogliere ad esempio informazioni sul terreno destinato ad accogliere le coltura prescelta, da utilizzare in diverse modalità, senza temere polvere, acqua e altre ingiurie.