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Taranto, set di Netflix per il film di Michael Bay «Six underground»

Alessandro Salvatore

Con l’acciaio in bilico, Taranto si scopre terra dell’industria cinematografica. La notizia dell’ultima ora è una «bomba»: dal 20 settembre al 10 ottobre il capoluogo jonico sarà il set di una produzione internazionale. Con un budget di 150 milioni di dollari la casa titanica dello streaming Netflix realizzerà il film Six Underground, diretto dall’autore della saga di Transformers Michael Bay e che ha come protagonista la star di The Captive Ryan Reynolds.

Sei miliardari fingono la loro morte e formano una squadra segreta per dare la caccia agli individui che minacciano il mondo. È questa la trama dell’action movie le cui riprese sono iniziate il 22 agosto a Firenze, col primo ciak dato in piazza Santa Croce. La macchina del lungometraggio che nel capoluogo toscano ha alimentato qualche polemica (per il ravvicinato volo di due elicotteri), si sposterà poi a Taranto, dove il 28 e 29 agosto avranno luogo, a Palazzo Pantaleo, i casting per la scelta delle comparse che saranno un centinaio. Tali numeri faranno parte di una macchina organizzativa che nella città dei due mari porterà circa quattrocento addetti alla produzione, che popoleranno per un mese le strutture ricettive. «Questa vetrina mediatica mai avuta prima - sottolinea l’amministrazione comunale - è stata resa possibile dalla collaborazione avviata con Apulia Film Commission».

A svelare il dietro le quinte tarantino dell’opera Six Underground è il vicesindaco della città Valentina Tilgher: «Da diversi mesi - racconta l’assessore al marketing - stiamo supportando la produzione del film nella ricerca delle location. Il regista Bay ha fatto già due sopralluoghi da noi ed il numero delle scene che coinvolgeranno Taranto sono aumentate di volta in volta. L’occasione è importante per mostrare la città e per portare economia sul territorio nel periodo della produzione e, ci auguriamo, come ritorno dell’esposizione mediatica».

L’ospitalità di Six Underground costituisce l’apice di una primavera cinematografica per Taranto, visto quest’ultimo biennio foriero di investimenti per il grande schermo. È della casa locale Sun Film Group la firma di due pellicole che hanno esaltato le bellezze del comprensorio: The Tracker, diretto da Giorgio Serafini, con protagonista Dolph Lundgren alias Ivan Drago di Rocky IV, ed Anche senza di te, con la firma di Francesco Bonelli, che ha visto in scena Myriam Catania e Nicolas Vaporidis.
Un’altra pellicola «made in Taranto» è stata girata ai Tamburi, il quartiere-cuscinetto dell’Ilva, Il grande spirito. L’opera noir, diretta da Sergio Rubini, vede lo stesso artista pugliese davanti alla telecamera, con a fianco Rocco Papaleo. Il lungometraggio, di prossima uscita grazie a Rai Cinema e Fandango, ha visto un’azione partecipativa della collettività locale. Un contesto contraddittorio, ma ispirante per la macchina da presa. Ad accenderla sullo Jonio, tra fine anno ed il 2019, potrebbe essere addirittura Al Pacino. La «leggenda» è corteggiata dalla Sun Film Group, che sogna di portare a Taranto il premio Oscar, per offrirgli il set rétro per un suo ambito film sulla vita del pittore Modigliani.

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