BARI - Con «Il bene mi», lungometraggio che racconta l’amore verso un paese terremotato, il regista pugliese Pippo Mezzapesa torna alla mostra del cinema di Venezia dove il suo film, in uscita a ottobre, sarà presentato in anteprima mondiale alla 15/ma edizione delle Giornate degli Autori come evento speciale fuori concorso. «Non potevo augurarmi vetrina migliore - commenta il regista - per un film che racconta la resistenza di un uomo nel tentativo di recuperare una comunità dissolta, che parla di amore, di distruzione e dell’importanza del ricordo». Protagonista del film è Sergio Rubini nel ruolo di Elia, ultimo abitante del paese fantasma di Provvidenza, distrutto dal terremoto. A differenza dei suoi compaesani che si sono trasferiti per dimenticare, Elia non vuole abbandonare quelle strade deserte ma piene di ricordi.
«Il film di Mezzapesa - afferma il produttore Cesare Fragnelli - è stato dal primo istante un film da farsi, per la sua forma diversa, poetica e saggia». «Film di qualità come 'Il bene miò - prosegue - oggi possono essere prodotti solo con il sostegno di Rai Cinema, del Mbact e di regioni audaci come la Puglia e la sua Film commission».
Il film, in cui recitano anche Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito e Michele Sinisi, è stato girato tra la Puglia e la Campania. «Un film quasi tutto pugliese dal punto di vista della lavorazione - commenta il direttore di Apulia film commission, Antonio Parente - dal regista al produttore, passando per buona parte del cast artistico e tecnico, ma universale nel messaggio e nella vocazione».