È stato un 2024 indimenticabile per Alfa, cantautore genovese multiplatino che continua a raccogliere successi, e dopo il fortunato tour, Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato (il titolo prende il nome dal suo ultimo disco), che fa tappa al PalaFlorio di Bari questa sera, 19 novembre, alle 21 (prodotto da A1 Concerti), nelle scorse ore ha annunciato due nuove date nei palazzetti per il 2025, il 29 ottobre al Forum di Milano, e il 29 novembre al Palazzo dello Sport di Roma.
Non bastavano i trionfi dello scorso Sanremo, dove ha portato la hit Vai!, e ha regalato una performance indimenticabile nel duetto con Roberto Vecchioni su Sogna, ragazzo sogna: poche settimane fa è stato pubblicato il brano record, Il filo rosso, arrivato ai vertici delle classifiche prima ancora dell’uscita, grazie a una diretta Instagram (e proprio ieri ha conquistato il disco d’oro).
È reduce da un’estate di concerti: cosa vedremo sul palco?
«Non ci siamo mai fermati, ma questa leg del tour è diversa: sono un perfezionista, a mio avviso questo live si esprime nella sua forma migliore possibile. Siamo in nove a suonare, luci e grafiche hanno avuto una crescita incredibile, sono felice di tutto il lavoro dietro. E poi la sinergia con il gruppo conta tantissimo: in quattro sono con me dagli inizi, ci divertiamo, anche gli spostamenti più lunghi e stancanti non pesano più di tanto».
Parliamo del successo del brano Il filo rosso, quasi un unicum per la modalità con cui è esploso...
«Di questo brano esistevano solo strofa e ritornello: avevo fatto una diretta Instagram per farla ascoltare ai fan, e la gente me l’ha letteralmente strappata dalle mani. Era seconda in classifica prima ancora dell’uscita. Poi sono felice di averla scritta con Emanuele Dabbono: ha firmato capolavori di Tiziano Ferro, gli avevo scritto da fan e oggi ci troviamo a lavorare insieme. Poi siamo entrambi genovesi, è un orgoglio!».
Con Vecchioni si sente ancora?
«Mi ha inviato un video pochi giorni fa per farmi gli auguri per il tour. Poi gioco spesso con suo figlio a Call of Duty, ho un buon rapporto con tutta la famiglia!».
Di tutto questo 2024 che immagine si porta a casa?
«Una delle cose che mi emoziona di più è vedere le stesse facce in tutte le date del tour con me, alcuni fan sono venuti perfino a Londra. Sapere che lo fanno per ascoltare la mia musica mi dà la carica per fare meglio».
È periodo di nuove uscite musicali, ascolta qualcosa dei suoi colleghi?
«In tour tendo a non sentire nulla, già faccio fatica a ricordare i testi delle mie canzoni. Piuttosto passo le ore con i podcast di Elisa True Crime. Però sono molto curioso di ascoltare il nuovo lavoro dei Pinguini Tattici Nucleari».
Se Conti la chiama a Sanremo?
«No, voglio andare in vacanza!».
