Dopo il festival

Sanremo 2021, un altro pugliese dietro il successo di Gaudiano, è Francesco Cataldo

Valentino Sgaramella

Di Casamassima, autore della musica di Polvere da Sparo

Un anno memorabile per Francesco Cataldo. Il foggiano Gaudiano, vincitore della sezione Nuove proposte dell’ultimo festival di Sanremo con il brano Polvere da sparo ha come producer, ossia compositore e arrangiatore della parte musicale proprio lui, il 40enne di Casamassima che in paese tutti ricordano con affetto. Una carriera in costante ascesa, quella di Cataldo. A 23 anni, decide, dopo i primi studi musicali, di emigrare a Roma. Affina la sua preparazione all’accademia Saint Louis, poi si specializza studiando composizione con il maestro Elio Polizzi. Quindi, i vari salti di qualità che permettono di mettere a frutto il suo talento. Scrive musica per diverse trasmissioni tv, da miss Italia a Voyager. Poi spot pubblicitari e nel 2015 gli propongono il primo artista da produrre, Artù.


Con Gaudiano, vince il festival di Sanremo. «Gaudiano ha inviato dei brani ad Alessio Ciannella che si è rivolto a una casa discografica, la Leave Music. Loro, a quel punto, hanno proposto me come produttore», racconta.
C’è stata una prima fase conoscitiva tra Cataldo e Gaudiano. «È molto importante questo primo approccio; perché la collaborazione funzioni deve esserci un’empatia, un feeling da subito». Gaudiano propone 3 brani diversi. Uno di questi è Polvere da sparo. «Come spesso accade, si trattava di un brano solo per chitarra e voce. Quindi, ho composto il tema musicale, un po’ etnico. Quando gli ho fatto ascoltare il risultato del lavoro, Gaudiano è impazzito dalla gioia». Si sono intesi subito. «Il testo è drammatico e molto profondo. Bisognava alleggerirlo con la musica altrimenti sarebbe stato difficile da digerire». Gaudiano ha scritto di getto le parole, la notte in cui suo padre è morto a seguito di un brutto male al cervello. La soluzione: «bisognava andare da tutt’altro lato. Io ho studiato musica da cinema e questa si chiama tecnica a contrasto. Ho provato, quindi, a comporre una musica a contrasto rispetto al mood del testo».


La sera della finale, la tensione si toccava con mano. «Devo dire che eravamo più emozionati rispetto a lui perché Gaudiano è un ragazzo che ha una sensibilità enorme. Tutte le persone con quel tipo di sensibilità devono anche trovare delle chiavi per non lasciarsi sopraffare. La parte di sé che lo aiuta molto a gestire questa sensazione di nervosismo, ansia, è il fatto di essere molto metodico, con la testa sulle spalle».
Per effetto dei protocolli anti-covid, la situazione era diversa dal solito. «Prima e dopo ogni esibizione, non si poteva essere presenti all’interno dell’Ariston. Durante l’esibizione, ero nella regia audio per eventualmente chiedere ai fonici delle modifiche». L’attesa del verdetto, invece, l’hanno vissuta in una stanza chiamata green room dove erano i giovani artisti con i loro produttori. Alla notizia della vittoria, l’urlo liberatorio è stato gigantesco. «Gaudiano è stato intercettato dai giornalisti e ha reso diverse interviste. Io con il produttore esecutivo lo abbiamo atteso nel foyer del teatro. Appena è arrivato, ci siamo abbracciati e abbiamo festeggiato. Adesso - prosegue -, uscirà il prossimo singolo di Gaudiano a maggio e un album in autunno. Già da questo fine settimana ci mettiamo al lavoro per comporre i primi brani. Dobbiamo cominciare a preparare i primi live».
Cataldo produce un altro artista emergente, Juman, «un ragazzo che è andato in alta rotazione a radio Dj, Rtl». È italiano ma canta in inglese come Ivana Spagna per un lungo tratto della sua carriera.

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