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Bianca Chiriatti
21 Dicembre 2020
Si chiama 'Maybe' ed è l'ultimo album del dj e produttore Massimo Voci, uno dei nomi più noti della scena elettro/funky romana, che da poco è venuto a vivere a Trani, nel cuore della Puglia (qui il link Spotify). L'album è uscito l'11 dicembre, e in 11 tracce racchiude house, elettronica, jazz e disco, ma creato appositamente per l'ascolto, dato il momento storico che tiene i locali chiusi e la gente costretta a casa. «Si chiama 'Maybe' perché rispecchia gli imprevisti e le probabilità del periodo - racconta Massimo - ho raccolto alcune tracce nate qualche anno fa, e altre nuovissime. E avendo tanto tempo a disposizione ho dato vita a un album 'house' in tutti i sensi, creato e suonato tutto in casa, senza ospiti. È una sorta di compilation di vari generi, che mette un po' insieme la mia visione musicale».
Il suo nome è apparso nei cartelloni di club e festival italiani e internazionali, ma ora, nella nuova casa di Trani, Massimo ha messo su il suo studio. E anche se ha avuto poco tempo quest'anno - causa pandemia - di girare in lungo e in largo la Puglia, conosce bene l'identità della regione, e spera, in concomitanza con la ripresa, di poter partire proprio dal territorio per poi spostarsi su panorami più 'global': «I presupposti sono ottimi, abbiamo zone ricchissime di locali e iniziative, e siamo molto più avanti rispetto a tante zone. Bisogna aspettare, purtroppo, la riapertura, vedere chi riapre e dove».
Una personalità fortemente poliedrica: oltre a essere dj e produttore da 30 anni, ha trascorso quasi tutta la vita a Radio Capital, dove ha curato la regia e le produzioni di vari programmi radiofonici, tra cui il suo appuntamento del sabato sera "Adventures in a Disco", ha scritto i testi dei promo, disegna, dipinge, e insegna al Master in Radiofonia dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. «La radio rimane una parte fondamentale di me, ha un linguaggio vincente, la senti vicina, è stata una formazione a 360 gradi e il mio mentore assoluto è stato Carlo Mancini - rivela - L'essere un dj invece è nato perché mi piaceva ballare: ho avuto un'illuminazione vedendo proprio un dj a una festa e mi sono detto "se sono io a scegliere la musica, mi diverto di più"». Una poliedricità coronata anche da un progetto che ha messo su a Roma e spera di riproporre a Trani dopo la pandemia: "Wanda - aperitivo in pescheria", food tasting accompagnato da selezioni viniliche, lanciato nel 2008 durante la Festa del cinema e ispirato al film Un pesce di nome Wanda. Tra buona musica e buon pesce, la Puglia non poteva rivelarsi scelta migliore.
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