LETTERE ALLA GAZZETTA

Riforma sbagliata. Era meglio abolire il Senato

Vitangelo Solimini, Molfetta (Bari)

Il senato che ci viene proposto è solo una bruttura incommensurabile. Non era meglio sopprimerlo o ridurlo a cento e farlo eleggere, come è giusto che sia dal popolo sovrano? Perché questo parlamento non ha riformato l’articolo 69 della Costituzione, mettendo finalmente dei paletti fermi alla indennità di deputati e senatori, così come hanno fatto per i consiglieri regionali? Sicuramente perché «la Casta non si castra mai». I costituenti a differenza di questi riformatori, furono eletti con una legge proporzionale, così da permettere alle minoranze di partecipare alla stesura della Carta e farli sentirli partecipi. Una Costituzione come la nostra, da tutti riconosciuta come, colta, raffinata ed equilibrata, scritta da uomini di grandissima levatura morale e culturale, doveva godere di più attenzione e risetto, da parte dei riformatori. Nessuno dovrebbe dimenticare che, dai costituenti, il nostro Paese ha avuto ben sette presidenti della Repubblica e non pochi presidenti del Consiglio. Da questo parlamento, non abbiamo avuto altro che questa riforma, brutta, se non dannosa.

Vitangelo Solimini, Molfetta (Bari)

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